apre un nuovo scenario politico all'interno della maggioranza guidata da Francesca Valenti. C'è attesa per la rimodulazione complessiva della giunta, in ossequio all'impegno pubblico assunto dal sindaco nel corso della seduta consiliare dei punti finanziari. Non sarà azzeramento, ma il cambio di passo auspicato ieri da Giuseppe Ambrogio dovrebbe concretizzarsi in qualcosa di concreto. Intanto è stato Carmelo Brunetto a formalizzare la sua adesione al partito della Leopolda, confermando così la sua appartenenza al gruppo Cusumano. La stessa cosa non ha fatto invece Calogero Segreto, e questo induce a qualche interrogativo anche sul suo stesso futuro. Alla nomina dei due nuovi assessori, a cui Francesca Valenti pare non intenda rinunciare, Nuccio Cusumano ha già fatto sapere di guardare con attenzione. Gianluca Guardino da tempo è in attesa del suo turno, e per lui sarebbe un ritorno in giunta, ancorché in un'amministrazione di centrosinistra (in precedenza era stato assessore con il centrodestra). Tra coloro i quali al momento si considerano inamovibili ci sarebbe anche il vice sindaco Gisella Mondino. Anche lei sarebbe espressione di “Italia Viva”, ancorché della componente di Michele Cimino, che dopo la cancellazione di Sicilia Futura si è già accasato anche lui dalle parti di Renzi. A questo punto si potrebbe anche immaginare che possa essere la Mondino il terzo assessore di Cusumano, posto che al gruppo renziano non potrebbero certamente venire destinati quattro assessori. La coperta è troppo corta, evidentemente. C'è da rispettare però l'impegno con Alberto Sabella, che a questo punto non ha più un riferimento politico regionale, anche se formalmente a Palermo il gruppo parlamentare di Sicilia Futura c'è ancora. Si parla da tempo dell'ipotesi che nel rispetto del predetto impegno in giunta possa entrare l'ex sindaco Mario Turturici, un'ipotesi aperta ormai da mesi, che non ha ancora trovato alcuna conferma, che peraltro non c'è nemmeno oggi. Se Leonte (che è anche consigliere comunale) rimane in campo, così come Sino Caracappa, ci si domanda in cosa potrà consistere realmente e concretamente la “rimodulazione complessiva” della giunta promessa da Francesca Valenti. Si ipotizza che il settimo assessore possa essere un tecnico di area moderata, un modo per dare un segnale all'opposizione di centrodestra, la quale tuttavia non sembrerebbe interessata ad un'operazione di tale portata, posto che la richiesta (ribadita anche durante Vesper al Cinema) è quella dell'azzeramento totale. Ma più che dei rapporti con l'opposizione, Francesca Valenti in questo momento è costretta a preoccuparsi di quelli con la sua stessa maggioranza. Non può che venire considerato dal sindaco come un attacco frontale politico il ripetuto “cambio di passo” invocato dai componenti del gruppo Cusumano. Attacco frontale che proviene da una forza che, almeno ufficialmente, e fino ad oggi, è rappresentata in giunta da due assessori, ossia dal 40% dell'intera delegazione assessoriale. Non si capisce dunque se il “cambio di passo” sia una critica al lavoro della giunta oppure a quello di tre assessori su cinque (più il sindaco, naturalmente). È la politica, e spesso certi meccanismi anche dal punto di vista comunicativo sfuggono ad ogni interpretazione. Ecco perché a questo punto c'è da comprendere se Calogero Segreto potrà ancora essere di questa partita. Un dibattito che, come si vede, continua a privilegiare equilibri e posti di governo. Ed è ancora questo il punto nodale della contrapposizione a cui, ancora, la Valenti sta cercando un rimedio che, stando così le cose, continua ad apparire ancora peggiore del male.