Questo il tema del convegno organizzato dall’ Ordine dei dottori commercialisti di Agrigento, dal centro per la Carità dell’ Arcidiocesi di Agrigento e dalla fondazione Mondoaltro previsto martedì prossimo alle 16:00 presso la sala Chiaramontana del Seminario della Città dei Templi. Un’occasione per illustrare i dettagli della normativa creata ad hoc e per presentare ufficialmente alla cittadinanza l’Organismo di composizione della crisi da sovra-indebitamento. Sotto i riflettori la “legge salva suicidi”, la n.3/2012 “Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione della crisi da sovraindebitamento”.
Si prova, con questa nuova disposizione, a combattere la situazione precaria di chi, consumatori o piccole imprese, non riesce più a far fronte ai propri debiti a causa di una situazione di evidente squilibrio tra le attuali disponibilità economiche ed i debiti residui. Legge che, dando aiuto ai soggetti in difficoltà, si pone, anche, come strumento per contrastare l’usura, spesso ultima spiaggia per i malcapitati. L’Organismo di composizione della crisi da sovra-indebitamento rappresenta l’impegno concreto dei commercialisti a farsi carico di un bisogno sociale di ampie porzioni, mettendo a servizio degli utenti la propria professionalità e competenza. L’organismo si impegna a gestire, infatti, sul territorio di competenza delle circoscrizioni dei Tribunali di Sciacca ed Agrigento, le situazioni di crisi da sovraindebitamento dei soggetti non fallibili.
La Caritas è intervenuta a promuovere il convegno di martedì prossimo poiché – spiega Valerio Landri, direttore del Centro per la Carità dell’Arcidiocesi di Agrigento – si ha ancora troppa vergogna nel dichiarare la reale entità dello stato debitorio della propria famiglia, perché il sovraindebitamento riguarda una persona che generalmente prima povero non era, che non accetta, dunque, uno stato di povertà imprevista, che – quando si rivolge alla Caritas – ha la chiara consapevolezza che le porte del credito bancario sono ormai chiuse e restano solo poche strade da percorrere, quasi tutte sbagliate. Occorre dunque che, chi si trova in questa situazione, sia a conoscenza che esistono professionisti a disposizione di chi ne abbia bisogno e che una speranza c’è sempre.