il numero di assessori di Francesca Valenti, che da 5 che erano adesso sono diventati 3. Dopo le dimissioni di Calogero Segreto, che ha preso atto di non essere più considerato un proprio rappresentante da chi lo aveva indicato per quel posto, ci sono state quelle un po' più a sorpresa (generate da un evidente ordine di scuderia) di Carmelo Brunetto. Dimissioni, queste ultime, giunte nel pomeriggio, dopo che il nostro Telegiornale aveva annunciato che, stando ad alcune indiscrezioni, evidentemente confermate dai fatti, Francesca Valenti non sarebbe stata disponibile a subire l'imposizione di Nuccio Cusumano a sostituire Segreto con Gianluca Guardino.
Il banco dunque adesso è saltato. I cusumaniani naturalmente sono su tutte le furie. Hanno annunciato una conferenza stampa per lunedì. Difficile immaginare, al momento, dopo le dimissioni di Brunetto, che il quadro politico precedente possa essere ripristinato, ma probabilmente quelli di Italia Viva vogliono attendere eventuali ulteriori mosse di Francesca Valenti. Che, però, oggi ha precisato pubblicamente di non avere nulla di personale contro Guardino ma anche, al tempo stesso, di non intendere accettare metodi da lei chiaramente considerati “ricattatori”.
Insomma: la Valenti sembra già guardare avanti. Mentre le opposizioni ufficiali in questa fase attendono gli eventi. Forse Cusumano non si aspettava che il sindaco assumesse questo atteggiamento, e che fosse accondiscendente rispetto alle sue richieste. Ma adesso, politicamente, è chiaro che potrebbe già farsi spazio, nello scenario attuale, la prospettiva di quella mozione di sfiducia di cui si parla da mesi. L'eventuale (forse è meglio definirlo ormai certo) passaggio dall'altra parte della barricata dei tre consiglieri renziani di Cusumano, garantirebbe infatti i numeri necessari allo schieramento di opposizione per chiudere anzitempo questa consiliatura. Pare che messa di fronte a questa ipotesi, la Valenti abbia risposto accettando la sfida. Volendo dire, evidentemente, che lei a questo punto non ritiene di avere più niente da perdere.
Il tentativo di ciò che rimane della maggioranza potrebbe essere quello di dare superiore concretezza a quella fase nuova annunciata dal sindaco nel corso della seduta consiliare nella quale furono approvati i punti finanziari. Se le cose restano così, infatti, ci sono almeno ben quattro scranni assessoriali da potere assegnare, non escludendo che possano essere anche di più, in una rimodulazione complessiva che possa anche corrispondere a quella sorta di “azzeramento bis” richiesto dal centrodestra. La Valenti potrebbe dare corpo ad una fase di ripartenza generale, cercando di creare una nuova maggioranza consiliare. Difficile immaginare che dalle parti del centrodestra, di Mizzica, o del Movimento 5 Stelle possano esserci appetiti specifici in tale direzione. Ma in politica, e i fatti delle ultimissime ore lo stanno dimostrando, nulla è mai definitivo. Tanto più che nessuno avrebbe nemmeno lontanamente immaginato che a Roma, dopo essersene dette di tutti i colori, Di Maio e Zingaretti facessero un governo insieme. Senza una squadra assessoriale al completo non si può lavorare. E allora, se non dovessero arrivare segnali significativi, la Valenti potrebbe tentare di cooptare in amministrazione quelle personalità fuori dai partiti di cui si parla spesso ma che, puntualmente, restano nelle retrovie.
Di certo c'è che, sul piano del commento definitivo, ciò che viene fuori dalla querelle Cusumano-Valenti è un cambio di passo (ora ci vuole!) che tende a scompaginare determinati noti meccanismi della politica, quelli che privilegiano gli equilibri di potere alla necessità di risolvere i problemi, come se gli avvicendamenti di Tizio con Caio possano produrre sconvolgimenti in termini di produttività.
Ma nel frattempo, quello che si sa per certo che Calogero Segreto negli ultimi tempi si era occupato prevalentemente di preparare i mutui con la cassa depositi e prestiti per una serie di interventi di fondamentale importanza che, naturalmente, non possono certo aspettare la comoda soluzione delle diatribe partitiche per potere essere firmati e varati. Il sindaco in questo senso ha già assunto l'impegno a licenziare tutte le carte nel più breve tempo possibile. Ma adesso l'attesa è tutta per la data e l'ora di convocazione della annunciata conferenza stampa dei cusumaniani.