il ragionamento politico del gruppo Italia Viva (ex Sciacca Democratica) di Nuccio Cusumano. Una ripresa di inizio settimana, organizzata per ieri pomeriggio, dopo la pausa di riflessione generale scaturita dallo scontro di prima del weekend tra l'ex senatore e Francesca Valenti, a seguito del no opposto dal sindaco alla nomina assessoriale di Gianluca Guardino al posto di Calogero Segreto. Vicenda da cui sono scaturite le altre dimissioni shock, quelle di Carmelo Brunetto, a sancire la rottura.
Vertice, quello dei rappresentanti cusumaniani, che si è concluso con il licenziamento di un documento contenente tre punti da sottoporre all'attenzione del primo cittadino attraverso il capogruppo consiliare Giuseppe Ambrogio. Il primo: rimodulare il programma di governo e definire le sue priorità di concerto con le forze di opposizione; il secondo: istituire un coordinamento permanente a sostegno dell'azione dell'amministrazione; il terzo: convocare gli stati generali della città attraverso il coinvolgimento del mondo dei costituiti comitati civici e delle rappresentanze delle categorie sociali e produttive.
È chiaro che, aldilà del politichese, così come ha ammesso ieri lo stesso Ambrogio, qualcosa sia cambiato. Non poteva esserci, in questa lista di punti da esaminare, alcun riferimento alle vicende degli assessori dimissionari, tanto meno di quelli mancati. Cusumano ha considerato un vero e proprio affronto personale quello operato nei suoi confronti dalla Valenti. E, di conseguenza, ormai l'orgoglio prevale su tutto. E così, se i cusumaniani fanno sapere che non lasceranno la maggioranza, è anche vero che tutto si può pensare tranne che da oggi non tentino tutte le carte possibili per mettere in difficoltà la coalizione che sostiene Francesca Valenti. A meno che le conclusioni del vertice di ieri del Giglio non siano una sorta di "ravvedimento", se non una vera e propria "marcia indietro" da parte di Cusumano, preoccupato di come l'opinione pubblica stia recependo i contorni reali e quelli immaginifici di questa vicenda. Tuttavia, sul piano delle previsioni immediate più ragionevoli, la fase politica che si apre dovrebbe essere quella dell'appoggio esterno all'amministrazione, dunque senza assessori in giunta, magari con gli occhi puntati a tempi migliori, visto che la consiliatura e (almeno in teoria) ancora lunga. II primo banco di prova però sarà il Consiglio comunale, nel quale (anche in seconda convocazione) i tre esponenti di Italia Viva, se gli dovesse prendere it ghiribizzo, potrebbero anche non garantire it numero legale. Avendo le mani libere potrebbero anche farlo. Eppure it caso dei nuovi assessori non 6 del tutto chiuso. La trattativa nella coalizione per coprire i posti vacanti in giunta, infatti, potrebbe anche ripartire, nulla impedisce che accada, ma ormai e di tuna evidenza come pertino it nome di Carmelo Brunetto sia da considerarsi fuori gioco, figurarsi quello di Gianluca Guardino. La Valenti potrebbe dunque manifestare la propria disponibilita ad accogliere eventuali nuove indicazioni che provenissero dai cusumaniani. Ma, come detto, I'orgoglio ferito di Cusumano potrebbe anche far pensare che uno scenario del genere non sia piu riproponibile. E allora it sindaco potrebbe a breve dover chiedere a giovani professionisti, magari non ancora contaminati in qualche maniera dalle militanze politiche, se siano interessati a svolgere il ruolo di assessore. Confidando in una agibilita politica, gia compromessa dalla mancanza di numeri, in sala Falcone Borsellino. Oppure lavorare rassegnata che dietro l'angolo prima o poi ci sia la mozione di sfiducia. Non c'e molto tempo a disposizione per Francesca Valenti, e questo perch( ci sono emergenze che la citta non puo certamente immolare sull'altare delle trattative politiche infinite. Fermo restando the e tuttora in ballo la questione della possibile nomina dell'ex sindaco Mario Turturici. Vicenda, quest'ultima, che, pero, i recenti accadimenti potrebbero avere fatto slittare a data da destinarsi. Da 7 che dovevano diventare, gli assessori at momento sono appena 3. E pensare che domani sera doveva tenersi it Consiglio comunale incentrato sul dibattito politico. Il terremoto dei giorni scorsi ha stravolto la trama del film. Sullo sfondo c'era ancora la questione dell'annunciata rimodulazione complessiva e della fase nuova. Ma oggi ci sono due assessori in meno e it caso Cusumano. E le opposizioni, anche alle sollecitazioni dei giornalisti, continuano a preferire di rinunciare a qualsiasi commento.