Anche i consiglieri di centrodestra, come i 5 Stelle, si sono affrettati oggi a spiegare le ragioni per le quali hanno ritenuto opportuno non commentare le ultime diatribe all’interno della maggioranza. Volevamo capire meglio la situazione, dichiarano, perché di chiaro non c’è nulla se non il palese cambio di atteggiamento del sindaco Francesca Valenti. Dallo slogan “con me il sindaco sei tu” è ora passata a “il sindaco sono io e decido io. Atteggiamento che per il centrodestra altro non è che un atto di ipocrisia e opportunismo. Centrodestra che, dunque, attribuisce unicamente a Francesca Valenti la responsabilità di quelle che sono le ultime diatribe interne alla coalizione. Nessun riferimento al gruppo Cusumano, ma solamente l’invito al sindaco di porre fine a quello che definiscono il “teatrino della politica 2.0”. Del centrosinistra si mette in evidenza come, ancora una volta, la litigiosità stia prevalendo rispetto agli interessi della città. Era già successo, evidenzia il centrodestra, ma con onestà intellettuale l’allora sindaco Vito Bono aveva bloccato tutto. Francesca Valenti viene invece accusata di alimentare questa politica, fatta solo di contrapposizioni. La fase nuova, annunciata ma non attuata, per il centrodestra passa solo dalle dimissioni del primo cittadino.
Questa, dunque, la posizione dei consiglieri di centrodestra che poi invocano un dibattito in consiglio comunale che consenta di fare chiarezza politica. E’ in quella sede e in nessun altra, ribadisco, che vogliamo confrontarci, disponibili a trattare, in caso di emergenza della città, i temi utili al suo sviluppo, ma tenendo ben chiaro il nostro ruolo, quelli di consiglieri di opposizione. Un chiaro messaggio al sindaco che ripetutamente in questi giorni ha lanciato segnali
di apertura. Il tempo della presunzione deve finire, sostengono perché non si era mai caduti così in basso, con tutta una serie di emergenze irrisolte. Sempre nel centrodestra, il consigliere Silvio Caracappa oggi punta l’attenzione sulle disastrose condizioni della vialità rurale.
La notizia del finanziamento di circa un milione e duecentomila ottenuto da Caltabellotta, dice, è la conferma di quanta disattenzione ci sia a Sciacca verso questa problematica. A giorni, ricorda l’ex assessore all’agricoltura, scadrà il termine ultimo per la presentazione del progetto Nadore e spero che ci si faccia trovare pronti almeno in questa circostanza. Per Silvio Caracappa la responsabilità sta in capo ad un sindaco che non ha fatto altro che cambiare assessori e, con riferimento alla delega all’agricoltura, ha fatto fuori Paolo Mandracchia per Carmelo Brunetto , ma ora anche quest’ultimo è uscito di scena non lo ha ancora sostituito. Sono fortemente convinto che questo continuo cambio di assessori, conclude, abbia provocato danni e seri ritardi sui procedimenti, non consentendo di lavorare in maniera costante ai progetti finalizzati ad ottenere finanziamenti che consentano di migliorare la viabilità rurale e dare risposte alla città.