che nel nominare il tecnico Roberto Lo Cicero (espressione diretta di fiducia del primo cittadino) permette alla giunta di tornare ad essere operativa e in possesso dei numeri necessari a potere lavorare. Cosa fatta già da oggi.
Lo Cicero si è insediato stamattina, assumendo le deleghe che erano state di Calogero Segreto. Un passaggio che permette alla Valenti di ribadire la sua intenzione di non accettare le pretese di Italia Viva, il raggruppamento di Nuccio Cusumano che non ha gradito il no (essenzialmente un no di metodo) opposto dal sindaco alla possibile nomina di Gianluca Guardino al posto di Segreto.
Ne è venuta fuori l'uscita di scena anche di Carmelo Brunetto. I Cusumaniani si oppongono all'idea di potere offrire alla Valenti nomi diversi da questi due. Le parti ormai sono distanti, e sembrano ormai essere diventati a questo punto inutili i vertici di maggioranza che un giorno sì e uno no si tengono al comune per fare il punto della situazione.
La situazione allo stato è che Italia Viva non esce dalla coalizione, ma non avendo più assessori, se non guarda ancora all'ipotesi di sostenere una mozione di sfiducia, è comunque già pronta ad alimentare ulteriormente quello spirito critico che, peraltro, da qualche tempo, era già in atto, e questo malgrado la presenza in giunta di due assessori.
E, d'altronde, a dimostrare che le cose hanno preso proprio la predetta piegaè la nota di oggi firmata dal capogruppo di Italia Viva Giuseppe Ambrogi0, il quale lamenta il fatto che la città non percepisca ancora l'aria di festa religiosa e commerciale legata al Natale 2019: dall'assenza di arredo festivo alla mancata comunicazione di eventi musicali o di intrattenimento durante i giorni festivi, cosa che invece viene fatta nei comuni dell'hinterland. Teme, Ambrogio, che i giovani si organizzino per andare nei paesi vicini per veglioni e altre serate, esponendosi al rischio di percorrere le strade.
Alla Valenti rimane da nominare almeno un altro assessore per arrivare al numero precedente di 5, non tralasciando il fatto che l'orientamento degli ultimi mesi era quello di avere una supersquadra con 7 assessori. Fuori i Cusumaniani, passo dopo passo il sindaco potrebbe nominare altri tecnici, non escludendo possibili avvicinamenti con altre forze dell'Opposizione, a cui il primo cittadino continua ad appellarsi, non ricevendo però in cambio segnali significativi.