ma quando ad andarsene per sempre è una figlia di quasi dieci anni, al dolore subentra la disperazione.
Dolore e disperazione che nel nostro caso sono stati, in parte, alleviati dal grande affetto ricevuto da parte di migliaia di persone residenti in ogni parte d’Italia”.
Inzia così la struggente lettera inviata alla nostra redazione da Loredana e Paolo Catanzaro, i genitori della piccola Carola Benedetta, deceduta nelle scorse settimane a causa di un aneurisma e i cui organi, donati con grande sensibilità e generosità, hanno consentito ad otto bambini la speranza di una vita migliore.
E’ un grazie dal profondo del cuore quello che i genitori di Carola hanno voluto rivolgere, attraverso la nostra emittente, a quanti sono stati loro vicini nei giorni della tragedia, ma continuano a farlo anche oggi, non ultimo con la proposta alla dirigente di intitolare alla loro bambina il plesso Catusi, la scuola da lei frequentata. Un lungo elenco perché in tanti: cittadini, istituzioni, chiesa, scuole e associazioni si sono stretti attorno alla famiglia Catanzaro, commossi e partecipi del loro dolore. Loredana e Paolo Catanzaro hanno voluto citare tutti e ringraziare tutti, ma riteniamo che, più che addrentranci nell’elenco, il vero ringraziamento debba essere rivolto proprio a loro , per il coraggio dimostrato e per la grande lezione di civiltà che hanno trasmesso. Ci piace riportare la parte conclusiva della lettera trasmessa alla nostra redazione, quella nella quale si rivolgono alla loro piccola Carola ringraziandola per i bellissimi momenti di vita che ha loro regalato in questi brevi ma intensi anni, per le cose che ha insegnato, per il sorriso con cui affrontava ogni singolo giorno e per avere dato loro la forza e la lucidità, in un momento di così grande dolore, di pensare agli altri, ai bambini che potevano non farcela, di pensare che la vita continua.
Non a caso, scrivono, nei pochi giorni della malattia abbiamo tanto pregato per la nostra piccola, abbiamo invocato in silenzio il grande “miracolo” che purtroppo non è avvenuto, o forse no, forse è stata la nostra piccola a fare il miracolo dando una speranza di vita a ben otto bambini che senza il suo gesto, forse, non ce l’avrebbero fatta.
Preghiamo, concludono mamma Loredana e papà Paolo, perché il nostro piccolo Angelo possa proteggere tutti i bambini del mondo e possa ridare il sorriso a quei bambini che hanno ricevuto da Lei una speranza di vita.