A parlare così è il segretario generale dell'Organizzazione Consumatori Sicilia, Bernardo Fratello, in merito alle richieste di pagamento inviate da Riscossione Sicilia spa ai contribuenti per richieste apparentemente non dovute.
Si tratta di richieste di pagamento di bollo auto, di contributi previdenziali o violazioni del codice della strada.
Richieste che, affermano dall'Acors, l'Associazione Consumatori Sicilia, a prima vista risulterebbero addirittura prescritte. L'associazione che ha sede anche a Sciacca, in via Nastasi, ha incaricato tre dei suoi avvocati per verificare la correttezza di queste richieste. Pretese a cui poi da parte di Riscossione Sicilia non seguirebbe il riscontro di accesso agli atti amministrativi presentati dai contribuenti, i quali non verrebbero messi dunque nelle condizioni di conoscere tutti gli atti e verificare quindi le eventuali condizioni per presentare ricorso.
Una situazione che riguarda l'intero territorio nazionale e che per il presidente di Acors, è molto grave dal momento che le strutture statali dovrebbero essere di ausilio al cittadino nel pagamento dei tributi, e non al contrario.
Per cercare di capirne di più a quanti dovessero essere recapitate tali cartelle di pagamento l'Associazione Consumatori Sicilia mette a disposizione la propria consulenza con l'obiettivo di verificare la posizione del contribuente nei confronti del Fisco e la veridicità delle richieste.