Lo annuncia il parlamentare del Pd Michele Catanzaro. Sarà l’occasione per discutere e contestare il provvedimento che tante reazioni sta suscitando in città. Anche i parlamentari del M5S Giovanni Di Caro e Matteo Mangiacavallo questa mattina aveveno annunciato di avere chiesto una audizione del Presidente Musumeci in commissione Beni Culturali dell’Assemblea Regionale Siciliana. I due parlamentari pentastellati hanno espresso netta contrarietà al provvedimento e la volontà di fare di tutto per scongiurarne la chiusura dell’antiquarium e assicurare che i suoi preziosi reperti non vadano dispersi in altri siti. Un ulteriore danno per la cittadinanza che da cinque soffre la chiusura delle Terme e delle Grotte di San Calogero annesse.
A contestare la Regione anche il consigliere comunale di Forza Italia Silvio Caracappa che attacca il presidente Musumeci. E’ paradossale, dice, che sia rimasto solo pochi minuti in visita a Sciacca e che in questo breve lasso di tempo abbia deciso di chiudere l'antiquarium del Monte kronio. Non capisco da dove e da cosa sia scaturita questa decisione così drastica ed improvvisa, aggiunge Caracappa, che ha posto la questione a livello politico ai propri referenti all’Ars, a cominciare da Miccichè. Il consigliere di Forza Italia, peraltro, non non nasconde l'amarezza per le modalità della visita del governatore. Quale componente di Forza Italia partito che appoggia il governatore alla Regione, conclude Silvio Caracappa, sarei aspettato anche una semplice comunicazione della sua presenza in città. Insomma la vicenda assume risvolti politi anche all’interno del centrodestra, ma al di là di tutto ciò quel che si registra è una vera e propria levata di scudi di associazioni e comitati per evitare l’ennesima decisione in danno della città di Sciacca.
Il comitato civico patrimonio termale ha deciso di farsi promotore di una petizione per dire no alla chiusura dell’antiquarium del Monte Kronio o trasferimento in altro luogo. Le prime firme che chiederemo, annunciano oggi, saranno quelle del Sindaco, degli assessori e consiglieri comunali, nonché della deputazione regionale del territorio. Per il Comitato è l’ennesima beffa per la città, al di là di quanto l’attuale Antiquarium sia visitato dai turisti, perché ad oggi è l’unico sito pubblico ancora aperto in qualche modo connesso con il patrimonio termale di Sciacca. Come tale costituisce una sorta di caposaldo, attorno al quale ricostruire e riaprire quel patrimonio naturalistico e turistico,oggi sottratto alla città, che sono le Terme. Anche per questo significato altamente simbolico dell’Antiquarium di San Calogero, oltre che per il suo indiscutibile valore museale, il Comitato dice no a questo ennesimo tentativo di furto a danno dell’identità di Sciacca. Anche Italia Nostra rittiene lesiva e grave sia dal punto di vista turistico che culturale la decisione . L’antiquarium non è solo un piccolo museo per occasionali turisti, ma racconta la storia di Sciacca, del termalismo e dei fenomeni carsici così unici nel mondo, una risorsa anche per le scolaresche che qui vi si recano per apprendere nozioni di geologia, termalismo, fenomeni vulcanici come l’isola Ferdinandea. Peraltro, aggiunge Italia Nostra, a settembre l’antiquarium è stato inserito all’interno della via dei tesori, e nel corso dell’anno ha fatto registrare ben 7.000 presenze. Al di là delle logiche regionali sulla gestione del personale, non è accettabile la chiusura del sito e il rischio che i reperti vengano trasferiti altrove. Per Italia Nostra è necessaria una mobilitazione affinché non solo l’antiquarium non venga chiuso, ma vegna potenziato. Questa città, conclude l’associazione ha bisogno di musei che vengano fondati e non chiusi.
L’amministrazione comunale, intanto, ha inviato questa mattina una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci nella quale è stato espresso netto dissenso a questa iniziativa, che offende la storia e mortifica l’immagine della nostra città , oltre a danneggiarne gli interessi. "Siamo determinate a batterci con tutti i mezzi politici a nostra disposizione - hanno scritto il sindaco Valenti e l’assessore Mondino - per la tutela dell’Antiquarium San Calogero".
"Ci auguriamo - hanno aggiunto - che l’inaccettabile notizia di questa insensata chiusura sia priva di fondamento, o frutto di una disattenzione burocratico-amministrativa e invitiamo il presidente della Regione a smentirla rassicurando la città, piuttosto, su iniziative che possano rilanciare questo bene".