Comincia così la replica dei Cusumaniani all'intervista di ieri del leader di Mizzica rilasciata alla nostra emittente. Intervista nel corso della quale, dopo averlo fatto in Consiglio comunale, Termine ha evidenziato come, a suo dire, la città sia ostaggio di Nuccio Cusumano, invitando l'ex senatore a scendere in campo personalmente candidandosi a sindaco. “Gli interventi di Termine – dicono oggi quelli di Italia Viva - sono sempre “intellettualmente e politicamente non onesti”.
Leader di Mizzica che, piuttosto che pretendere di dettare la linea politica di Italia Viva o di chiedere atti di “coraggio” al senatore Cusumano, viene invitato ad occuparsi di quelli che vengono definiti i tanti abbandoni anche significativi che ha avuto il suo movimento in questi 2 anni.
Rivendicano così, i Cusumaniani, il proprio atteggiamento di responsabilità sia quando si trovano al governo, sia quando sono all'opposizione. “Come noi possiamo non piacere a tutti – ragionano - allo stesso modo il consigliere Termine non è piaciuto all’80% degli elettori di Sciacca”.
Fanno presente, poi, che nel 2017 la lista Sciacca Democratica è risultata la più votata della coalizione, e che le sue posizioni sono state sempre espresse con la massima trasparenza e serietà. Termine viene poi rassicurato sul fatto che il senatore Cusumano continuerà ad occuparsi di Sciacca.
Sull'amministrazione, Italia Viva ricorda che ce n'è una nella pienezza delle sue funzioni. Il consigliere Termine, definito “uomo solo al comando”, per il gruppo di Italia Viva è distante mille miglia dai riti degli incontri dove si discute e si concordano le scelte, cosa che il gruppo Cusumano farà il 18 dicembre.
Ancora, Fabio Termine viene invitato ad occuparsi della Commissione di cui è presidente, e sulle aperture dell'amministrazione, aggiungono quelli di Italia Viva, se fosse intellettualmente onesto, dovrebbe ammettere che l’ex assessore Brunetto non si è mai sottratto dal confrontarsi, spiegare e girare le segnalazioni ricevute da tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, comprese quelle del suddetto consigliere.
Sulle previsioni circa il giorno in cui Italia Viva staccherà la spina all'amministrazione Valenti, i Cusumaniani rispondono di non essere interessati a mozioni di sfiducia solo per saziare la fame elettorale del consigliere Termine o del M5S.
Il senatore Cusumano – concludono quelli di Italia Viva - non ha fame di elezioni a tutti i costi, come invece ne ha Fabio Termine, accusato di avere uno smisurato ego e, per questo, di non essere disponibile a lasciare ad altri il ruolo di candidato a sindaco. “Comprendiamo come abbia l'ambizione di governare questa città, ma quando un candidato si posiziona al terzo posto tra i candidati a sindaco perde e deve mettersi da parte”.