a causa del cantiere ormai da settimane aperto in via Giovanni XXIII e i cui lavori, a questo punto, non si sa quando verranno ultimati. Ciò premesso, sono tante le segnalazioni giunte alla nostra emittente e relative alla gestione del problema. Posto che la via Giovanni XXXIII è inaccessibile, nella zona ormai regna il caos. Prima la decisione di istituire il senso unico nella via Amendola per meglio disciplinare il traffico, poi la decisione di regolare la viabilità attraverso due semafori. Il risultato? Lunghe code sia dal lato di via Amendola, per uscire dalla Perriera, sia per accedere al quartiere dalla via Ovidio. Allora che si fa? Si tolgono i semafori, salvo poi vederli nuovamente piazzati questa mattina, con il traffico nuovamente paralizzato e automobilisti inferociti. Si dirà che è necessario garantire agli operai di lavorare agevolmente e che i semafori sono necessari durante i lavori, ma posto che il punto nevralgico è sicuramente quello all’incrocio tra le vie Amendola, Ovidio e l’area del cantiere di via Giovanni XXIII, magari anziché ricorrere ai semafori che rallentano ulteriormente il traffico, generando lunghe code, sarebbe sufficiente non far parceggiare in quel punto consentendo alle autovetture di transitare più agevolmente.
E’ storia che si ripete, con l’arrivo delle piogge saltano tombini, tratti di rete idrica e fognaria e la viabilità va in tilt. La tempistica, con cui si interviene,poi, è tutt’altra storia. Basti pensare che nel quartiere di San Michele ormai da due mesi i semafori non funzionano e ancora non si intravede la luce:, quella gialla, rossa e verde. Solo da alcuni giorni si è proceduto quantomeno a disciplinare in maniera diversa la viabilità in entrata e uscita dalla Porta di San Calogero, dove gli incidenti erano ormai all’ordine del giorno. Dalla porta di San Calogero si accede al quartiere,mentre dalla via Scaglione e dal mattatoio si esce. Soluzione che i residenti, soprattutto, sollecitavano da settimane e per la quale era sufficiente collocare una transenna per impedire alle auto provenienti dalla piazza di accedere alla porta San Calogero generando l’ingorgo con le auto provenienti dal lato opposto. Una transenna era necessaria per garantire la sicurezza, eppure anche per questa soluzione temporanea si è dovuto attendere fino a questa settimana. Vogliamo fare ironia spicciola? Probabilmente il problema era proprio quello di reperirla una transenna disponibile.
La riserva è ormai esaurita. Eppure ieri pomeriggio è stata trovata e collocata a ridosso di Porta Palermo a causa di un altro, ennesimo, cedimento del manto stradale.
L’inverno è lungo, occorre fare una nuova scorta di transenne.