i sarà il primo flash mob delle Sardine di Sciacca, il movimento che si ispira a quello antifascista nato a Bologna durante la campagna elettorale per le prossime regionali dell'Emilia Romagna in opposizione agli ideali populisti e sovranisti, in soldoni alla destra (soprattutto quella salviniana, come rivela la negazione a “legarsi”) partito che tanto successo sta riscontrando anche nel meridione d'Italia, in Sicilia e a Sciacca. Un movimento, quello delle Sardine, che ha allargato il proprio raggio d'azione, con raduni in diverse piazze italiane, da Milano a Palermo. Raduni che sono riusciti a rivelare la presenza di una coscienza, fino ad allora silenziosa, contro ogni tipo di intolleranza o discriminazione razziale, e questo pur senza alcun legame con i partiti tradizionali, alcuni dei quali, dal canto loro, inseguono questo movimento, cercando di trarne profitto, costringendo il promotore, Mattia Santori, a non escludere una discesa in campo alle prossime elezioni.
E sono già 1700 circa i membri del gruppo Facebook “6000 sardine – Sciacca non si lega”, gruppo che cerca di risvegliare le anime civiche più o meno sopite in una città che, eppure, fa della polemica politica e della contrapposizione una autentica bandiera. Gli amministratori del gruppo sono gli stessi promotori del Movimento: si tratta di Calogero Cacciatore, Daniele Friscia e Salvatore Mannino. I quali al momento preferiscono un battage esclusivamente social del loro progetto, avendo preferito rinviare ogni eventuale dichiarazione pubblica.
Il Movimento delle Sardine, grazie ad un passaparola inizialmente forse senza grandi aspettative, è diventato un fenomeno di massa, e forse a Sciacca la definizione di sardine è perfino la più adatta, vista la tradizione ittico conserviera, che negli intenti dei promotori può diventare addirittura una specie di viatico per una partecipazione che sperano significativa, quella in programma sabato sera.
“Il gruppo – scrive su Facebook Calogero Cacciatore - nasce con l'intento di dar voce anche nella nostra città al movimento delle sardine, come strumento di confronto sulle tematiche e valori e anche per avere tutte le informazioni utili per poter partecipare e per prepararsi al Flash Mob che si terrà sabato. Tengono a precisare, quelli delle Sardine, di essere “un gruppo apartitico che abbraccia nella sua totalità i valori e le idee incorporate nel movimento delle 6000 Sardine. Non esistono sigle e personalismi, solo idee e posizioni chiare che sentiamo la necessità di portare in piazza. Solidarietà, Accoglienza, Rispetto, Diritti Umani, Non-Violenza e Antifascismo sono i pilastri su cui crediamo di costruire un mondo migliore.