salute, sport. Non c'è settore che il governo Musumeci non abbia deciso di tagliare. Al centro della decisione i troppi debiti ed i report nefasti della Corte dei Conti. La Giunta, in poche parole, è stata costretta ad approvare ieri una Manovra correttiva lacrime e sangue, quello dei siciliani ovviamente, approvata per mettere una pezza alla falla aperta proprio dalla Corte dei Conti. Troppi debiti, troppo disavanzo. Una delle mazzate più dure la ricevono, come al solito, i sindaci che perdono 87 milioni di euro. Garantire i servizi minimi alle proprie comunità sarà sempre più complicato. Quasi 12 milioni sono stati segati alle aziende del trasporto pubblico locale, sostanziose sforbiciate anche per i due Aeroporti, quello di Trapani e quello di Comiso. A questi si aggiungono tagli allo sport, alle iniziative artistiche, alle scuole paritarie dell'infanzia ed a quelle di primo grado. Il taglio più grosso è nei capitoli di competenza dell’assessorato alla Salute: ben 46 milioni euro.
Oltre due milioni di euro cancellati al sussidio dei precari, sia Pip sia LSU, circa tre milioni sottratti all'Irsap e 1,5 milioni al fondo per la Pesca. Taglia da qua e taglia da là, nella sola giornata di ieri il governo regionale ha trovato i 255 milioni di euro che andavano reperiti per coprire il disavanzo. Si è raschiato, insomma, il fondo del barile in ognuno dei capitoli disponibili. C'era così tanta urgenza di reperire subito fondi che, alcune volte, i tagli arrivano a valere poche centinaia di migliaia di euro, come nel caso della vigilanza e custodia delle dighe o dei fondi per sopperire alle calamità naturali. Mal comune mezzo gaudio, anche il Presidente e degli Assessori si sono tagliati circa mezzo milione di euro dal capitolo sull’indennità di carica. Settori di fondamentale importanza, dunque, rischiano, ancora una volta, di trascorrere delle tristi festività, con pesanti ricadute negative su tutti i siciliani. Un regalo di Natale anticipato, sicuramente poco gradito.