del secondo stralcio funzionale della rete fognante (il primo fu realizzato nei primi anni Duemila) e del secondo modulo del depuratore comunale. Si tratta di un investimento per complessivi dieci milioni di euro, per i quali i relativi progetti (entrambi esecutivi) sono stati sbloccati dall'ufficio del commissario unico per la depurazione, ente diretto da Enrico Rolle. A gennaio si prevede l'affidamento dei lavori.
Questi progetti fanno parte di un lungo elenco di investimenti tutti finanziati dallo Stato anche come tentativo di risposta alla procedura d'infrazione decisa negli anni scorsi dall'Unione Europea nei confronti dell'Italia per i gravi ritardi che si sono accumulati proprio in tema di depurazione delle acque.
I progetti esecutivi relativi al completamento del PARF e del depuratore erano stati prodotti da Girgenti Acque, ma mentre si risolveva il contratto con l'ente gestore, l'ufficio del commissario per la depurazione li ha avocati a sé, anche se poi si è scoperto recentemente come sia stato necessario un intervento di adeguamento, perché le progettualità in buona sostanza rischiavano per motivi diversi di non essere funzionali per come avrebbero dovuto.
Attraverso l'affidamento delle opere, previsto dunque per le prossime settimane, a meno di nuovi intoppi, quelli a cui la burocrazia purtroppo ha abituato da tempo, si conta di accelerare i tempi tecnici. Riflessione che fa sorridere se si pensa che sono tanti anni che questi progetti attendono il via libera per la loro concretizzazione e messa in opera.
Interventi fondamentali, quelli sulla rete fognante e sul depuratore, sia per i residenti sia per l'economia turistica saccense, perché di fatto permetteranno di completare il ciclo ambientale, rendendo la rete fognaria finalmente moderna ed efficiente, ed aumentando (fino a potere far defluire i reflui prodotti dall'intera popolazione residente, e non più solo di una parte come accade oggi) la capacità di smaltimento del depuratore. Questo potrebbe anche permettere la restituzione alla balneabilità di diversi chilometri di costa, soprattutto di quella che si affaccia all'interno del perimetro urbano, che ad oggi non sono più utilizzabili. Sono interventi che dopo le modifiche apportate prevedono la copertura con la rete fognante di zone originariamente non previste, tra cui la stessa area Foggia San Marco, oltre al Ferraro. Interventi dunque di straordinaria importanza, che possono imprimere una svolta nella qualità della vita di una città che da tempo aspetta di compiere un necessario salto di qualità.