Succede ogni fine settimana che gruppi di giovani saccensi si spostino nei comuni vicini o ancor più lontano verso il versante orientale della Sicilia per passare il sabato sera in discoteca. C’era una volta il Pikabu’ nella stagione estiva, c’erano i veglioni a Torre Makauda e al Grand Hotel delle Terme nella stagione invernale per festeggiare Natale e Capodanno e succedeva l’esatto contrario di oggi, erano i giovani dei comuni vicini ad arrivare a Sciacca. I tempi cambiano e Sciacca già da tempo ha perso questa attrattiva per la mancanza di spazi e di iniziative in grado di richiamare le folle. Proprio così perché al di là degli spazi è innegabile che i giovani, di tutte le generazioni, inseguano le mode. Si va nei locali più frequentati, più affollati sono, meglio è.
Detto ciò, è innegabile che la città di Sciacca anche per il Capodanno 2020 registrerà, come avviene ormai da tempo, un esodo dei nostri ragazzi verso altri comuni e questo indipendentemente dalle iniziative di alcuni locali del centro storico che provano ad intrattenerli. E’ ormai una abitudine consolidata. Eppure, l’assenza di una maxi festa, per il consigliere Salvatore Monte che da assessore aveva sostenuto alcune iniziative per il veglione di capodanno a Sciacca, è un grave errore. Non avere trovato una intesa con le varie associazioni ed organizzazioni di eventi della nostra città, ha dichiarato Monte, di fatto determinerà lo spostamento in massa dei giovani verso altri lidi. Alla fine della fiera Sambuca, Santa Margherita e Castelvetrano diventeranno il fulcro esclusivo dei party di festeggiamento per il nuovo anno, conclude Salvatore Monte, e Sciacca resterà a guardare anche in questo.