È emergenza nel territorio di Ribera, e non è la prima volta che accade. Come se non bastassero le piogge e gli straripamenti che da anni rendono particolarmente critica la tenuta degli argini del fiume. Gli ultimi guai si sono verificati in prossimità della bocca del Verdura. Nel mirino sono finiti almeno mille metri quadrati di terreni. L'acqua ha colpito senza pietà almeno un centinaio di alberi con il frutto ancora da raccogliere. Danni a dir poco ingenti per i produttori agrumicoli interessati da questo inatteso allagamento. Tutto questo accade nell'ambito di una tradizione, quella della produzione di altissima qualità dell'arancia di Ribera che, giusto nei giorni scorsi, è stata celebrata con una bella Sagra, quasi a volere simboleggiare l'altra faccia della medaglia, quella drammatica dei limiti infrastrutturali che rendono difficile la vita dei produttori. E, come è normale che sia, gli agrumicoltori riberesi non ci stanno, e oggi protestano contro questo stato di cose, sia per i danni che questo evento ha causato alla produzione, sia per la devastazione dei loro stessi impianti agrumicoli. E dire che nella violentissima alluvione di un anno fa, quella del novembre del 2018, questi agrumeti erano miracolosamente riusciti a salvarsi e a uscire indenni dalla piena. Cosa che invece non è stata possibile nelle scorse ore.
E così, oggi, l'accusa che il mondo agricolo riberese muove con fermezza agli enti preposti (Regione e Protezione civile su tutti), è quella di non avere fatto il necessario per tentare di mitigare il rischio. Eppure è dei mesi scorsi l'annuncio di un mega investimento da almeno 6 milioni di euro per mettere in sicurezza tutto il corso del fiume Sosio-Verdura. Pare che si sia ancora nella fase delle gare d'appalto. Come se gli eventi naturali potessero aspettare i tempi di una burocrazia, quella siciliana soprattutto, dalla proverbiale lentezza.
L'Enel naturalmente non può evitare di scaricare l'acqua del Gammauta sul fiume. Ma l'ultima volta che lo ha fatto, questo straordinario quantitativo di aqcqua, tutt'altro che indifferente, come è immaginabile, unito alle altre sorgenti e allo stato di “piena” nel quale, a causa anche delle alluvioni più recenti, il fiume si trova perennemente, non ha lasciato scampo agli agrumeti che si trovano proprio in prossimità della foce del Verdura.
Gli agricoltori riberesi non nascondono il proprio disappunto, soprattutto perché almeno dieci anni di lavori di impianto, conduzione e miglioramenti fondiari sono stati cancellati, e ricostruire sarà piuttosto complicato. C'è chi non esclude di intraprendere azioni legali. Ma la situazione è tutt'altro che di semplice soluzione.