che riparte, come sempre, nel segno e nel ricordo del sindacalista Accursio Miraglia, assassinato dalla mafia 73 anni fa per le sue battaglie a favore dei contadini e degli ultimi. Il 2 ottobre 1946, a Sciacca, oltre diecimila braccianti, coordinati da Miraglia, occuparono i feudi del territorio con i loro cavalli, contro lo sfruttamento e contro la prepotenza della nobiltà agraria. La sua iniziativa temeraria, una delle tante, infastidì i padrini dell'epoca, che lo fecero fuori tre mesi dopo, il 4 gennaio 1947, l'anno della strage di Portella della Ginestra.
73 anni dopo Sciacca ricorda il sacrificio di Accursio Miraglia, ucciso dalla mafia. Corteo al cimitero alla presenza della Fondazione, della CGIL e delle istituzioni comunali. “Oggi avremmo ancora tanto bisogno del suo esempio legato alla solidarietà, all'uguaglianza e alla difesa dei più deboli” - ha affermato ai nostri microfoni il figlio, Nico Miraglia.
Ricordiamo Accursio Miraglia con una delle sue frasi più sentite e tramandate: “Non è colpa nostra se qualcuno non lo arriva a capire: non arrivi a capire, cioè, che ci sia, ogni tanto, qualcuno disposto anche a morire per gli altri, per la verità, per la giustizia”.