L'Urega ha fissato una ulteriore riunione per lunedì 10 luglio, ma è una seduta riservata e, dunque, è scontato che ne servirà almeno un'altra, pubblica, per arrivare all'aggiudicazione dei lavori. Si attendevano ben altre notizie a Ribera, posto che già il mese scorso si era parlato di imminente conclusione del lavoro da parte dell'ufficio regionale per le gare d'appalto.
La delusione è cocente e ha portato il sindaco Carmelo Pace a lanciare l'ennesimo appello alle istituzioni. Siamo di fronte ad un vero e proprio calvario, ha dichiarato, se si tiene conto del fatto che tutto ha avuto inizio nel febbraio del 2012, quando per carenze strutturali e conseguente inagibilità, 60 famiglie riberesi furono costrette a lasciare le proprie abitazioni. Quel che è peggio, aggiunge, è che nonostante sia stata attivata la procedura di gara, seppure a distanza di tre anni, dallo sgombero, l’iter che dovrà portare alla completa definizione della problematica è ancora scandito da un susseguirsi di rinvii. Dal 2015, dopo la predisposizione del progetto da parte dell'istituto autonomo case popolari di Agrigento, si è in attesa che la commissione dell’Urega incaricata di procedere all’appalto per la demolizione e ricostruzione delle palazzine, arrivi all'aggiudicazione dei lavori. Una gara da record quella delle case popolari di Ribera, per lungaggini burocratiche, ricorsi, intoppi e numero di sedute. E non è ancora finita. Per l'amministrazione comunale che della vicenda si è caricata tutto il peso non è più accettabile assistere a continui rinvii .
Non mi riferisco alle difficoltà economiche che il Comune affronta mensilmente per assicurare un contributo sulle spese dell'affitto ad ogni nucleo familiare, sostiene Carmelo Pace, ma alla drammatica situazione di disagio che 60 famiglie riberesi continuano a vivere a distanza di 7 anni. Per queste famiglie gli unici punti di riferimento sono stati il Comune di Ribera e il Prefetto di Agrigento Diomede, ma non può andare avanti così, ha concluso Pace, che torna a chiedere un decisivo intervento delle istituzioni regionali per arrivare finalmente alla definizione della gara d'appalto.
Poi ci sarà da demolire e ricostruire le 10 palazzine.