per chiarire eventuali dubbi su questo fondamentale strumento per la Sicilia”. Così l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon dopo la notizia dell’inchiesta della magistratura che mira ad accertare eventuali pressioni nella fase di stesura del piano rifiuti della Regione Siciliana. Un nuovo filone di indagine sull’eventuale esistenza di condizionamenti per la realizzazione di impianti di smaltimento nell’isola.
“Il piano – ricorda l’assessore Pierobon – è stato ritenuto conforme dalla commissione tecnica per la Vas. Con questo strumento, aggiunge, puntiamo sulla raccolta differenziata, diamo priorità agli impianti pubblici e mettiamo ordine e trasparenza nel settore. Oggi in Sicilia la raccolta differenziata è quasi al 40 per cento, vengono conferite centinaia di migliaia di tonnellate in meno di rifiuti in discarica e questo significa milioni di euro in meno di introiti. Sono stati anche stanziati oltre cento milioni in giunta per impianti pubblici. Per l’assessore regionale sono azioni concrete che ribadiscono la direzione intrapresa dal governo. Restiamo a disposizione anche della commissione Antimafia, aggiunge, a cui continueremo a fornire puntuali riscontri in pieno spirito di collaborazione. Poi l’appello alla politica, affinché considerata la delicatezza delle materie trattate, si riesca a mantenere un clima di civile rispetto, anche istituzionale, nella consapevolezza che gettare indiscriminatamente discredito sulle istituzioni regionali, anche involontariamente, avvantaggia lo stesso sistema affaristico che il governo sta cercando di scardinare.
Le reazioni politiche, però, non si sono fatte attendere con i deputati pentastellati che ritengono gravissima l’ipotesi di pressioni in fase di redazione del nuovo Piano regionale dei Rifiuti in favore di alcune imprese, al centro dell’inchiesta della Pr0cura di Palermo.
“Il nostro gruppo parlamentare - spiegano i deputati - ha segnalato attraverso decine di atti parlamentari ed esposti anomalie nelle procedure autorizzative in tutta la Sicilia . I nemici di un piano rifiuti vero e concreto sono tanti e sono gli stessi che vogliono che la Regione operi nell’ottica dell’emergenza per far guadagnare a dismisura i privati, commentano i parlamentari del Movimento 5 Stelle che ritengono fondamentale ed urgente un chiarimento da parte del Presidente della Regione presso le opportune sedi istituzionali.