convocata da Carmelo Pace per tornare ad affrontare i problemi dell’ospedale Fratelli Parlapiano cui fa riferimento una popolazione di oltre 50 mila abitanti. Una riunione assai partecipata, alla quale hanno preso parte primi cittadini e amministratori di tutti i Comuni interessati, a testimonianza di come la vicenda sia particolarmente sentita in tutto il territorio. Al centro della discussione, ancora una volta, la preoccupazione legata alla soppressione del Pronto Soccorso dell'ospedale per il quale, nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana, è prevista la sua trasformazione in PTE, presidio territoriale di emergenza. Cosa che in realtà sarebbe dovuta avvenire già nello scorso mese di dicembre e che l'assessore regionale alla salute Ruggero Razza, a seguito delle pressanti sollecitazioni provenienti dal territorio, ha sospeso con una proroga che rimanda tutto a dicembre 2020. Sindaci talmente intenzionati ad opporsi a tale provvedimento che c'è chi, come il sindaco di Alessandria della Rocca Giovanna Bubello, è arrivata addirittura a proporre di investire della questione la Corte Europea dei diritti dell'uomo, ritenendo che la soppressione del Pronto Soccorso di Ribera rappresenti una violazione dei diritti stabiliti dalla Convenzione Europea dei diritti dell'uomo. Un documento è in fase di elaborazione e si appresta ad essere sottoscritto da tutti i sindaci e trasmesso a tutte le autorità e gli organi competenti in cui si chiede il mantenimento a Ribera di una seria Area di Emergenza che garantisca servizi, cure e assistenza che un PTE non può assolutamente assicurare. Se per gli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera non è possibile mantenere in vita due Pronto Soccorso, vorrà dire che chiederemo di sganciare il Fratelli Parlapiano dal Giovanni Paolo II, hanno dichiarato questa mattina i sindaci del comprensorio riberese. Insomma, quella appena iniziata sembra essere una vera e propria battaglia a difesa del Pronto Soccorso di Ribera. Nei giorni scorsi una convocazione urgente dei sindaci era stata chiesta dall’assemblea permanente del Movimento 5 Stelle di Ribera.