con un corteo al quale hanno preso parte sindaci, esponenti della chiesa, sindacalisti, anche qualche cittadino comune. Sotto i riflettori: le condizioni di estrema precarietà in cui versano le infrastrutture viarie e le arterie stradali, che rischiano di condannare il territorio ad uno stato di sottosviluppo senza via d'uscita e ad una posizione di marginalità. Una manifestazione che ha voluto essere un simbolo di insofferenza da parte di un territorio che chiede maggiore attenzione nei confronti dei governi di Roma e di Palermo. Per i promotori dell'iniziativa odierna, che hanno ricevuto anche il sostegno dell'ANCI, occorre che su tali temi la Regione e lo Stato mettano in campo un’azione straordinaria attraverso l’impiego delle cospicue risorse finanziarie già previste per le infrastrutture e sulla base di una precisa road map che definisca con precisione tempi e priorità. A ciò, sempre per l'Anci, si deve aggiungere un preciso impegno per garantire una maggiore efficienza della viabilità secondaria con particolare riferimento alle strade provinciali. Non è più possibile che il diritto alla mobilità sia, nei fatti, impedito da collegamenti pericolosi vetusti e fatiscenti”. Secondo l'Anci le condizioni precarie del sistema dei trasporti in Sicilia incidono sulla stessa possibilità di esercitare i diritti di cittadinanza più elementari e, considerato che in molti comuni gli ospedali più vicini si trovano a distanze proibitive, limitano, in concreto, lo stesso diritto alla salute”. Ma già dopo la marcia di stamattina i promotori dell'iniziativa hanno già cominciato a pensare ad un laboratorio di interventi. Cartello sociale che ha puntato il dito contro quelle che sono state definite responsabilità politiche a tutti i livelli, perché pur godendo di tante e importanti figure di spicco sia a livello nazionale che regionale, non si è mai dato a questa terra le stesse opportunità di crescita e di sviluppo avute nel resto della Sicilia e dell’Italia. Obiettivo che scaturisce dall'iniziativa di stamattina quello di ottenere maggiore attenzione soprattutto sulle infrastrutture, Senza più volersi piangere addosso, il rinascente Cartello Sociale, arricchito dalla partecipazione di tutti i sindaci della Provincia, sente forte il dovere di dire rialziamoci e tendiamo di riparare ai danni subiti e vedere dove e come a tutti i livelli, si può operare sulle diverse infrastrutture".
Lungo l'elenco delle emergenze che per il "Cartello" vanno affrontate: conoscere i tempi di completamento di 640 e 189; raddoppio della 115 da Gela a Castelvetrano; intervento di ammodernamento della Agrigento-Corleonese; chiarezza sui lavori che interesseranno il ponte Morandi; la manutenzione della Sp32 Ribera - Cianciana e della Sp 47, della Sp 88 e della Ss 386, tra Lucca Sicula, Villafranca sicula e Burgio; la Sp36 e la Sp 37 tra Caltabellotta a Sciacca; la Statale 410, la Sp24, la Sp75.