I dati diffusi dalla Polizia Stradale, con il comando provinciale e i distaccamenti di Sciacca e Canicattì, confermato, qualora ce ne fosse bisogno, la pericolosità delle strade agrigentine. Sulla base degli interventi della Polstrada, nel 2019 sono aumentati rispetto all’anno precedente sia gli incidenti, sia il numero delle vittime e dei feriti.
Aumentate anche le multe per eccesso di velocità, guida in stato di ebrezza o utilizzo del telefono mentre si è al volante a ulteriore dimostrazione di come, nonostante le campagne di sensibilizzazioni, si continuino a violare le norme sulla sicurezza stradale, ma sotto accusa rimane anche la condizioni disastrata delle arterie , a cominciare dalla statale 115 e dalla Palermo Agrigento.
L’unica provincia dell’isola a non avere un kilometro di autostrada e con arterie provinciali che versano in condizioni precarie da anni. C’era anche e soprattutto questo nella protesta che sabato scorso ha registrato la partecipazione dei sindaci, dei sindacati, delle istituzioni e di tanti cittadini.
La partecipazione all’iniziativa del cartello sociale formato dall'ufficio di pastorale sociale dell'arcidiocesi di Agrigento e dalle segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL è la testimonianza di una situazione che non è più accettabile e conferma quanto sia avvertito il problema dell'isolamento della provincia a causa della precarietà delle infrastrutture di collegamento interno e verso l'esterno.Sono soddisfatti i promotori della marcia per i quali la protesta di sabato scorso costituisce un segnale di grande incoraggiamento di cui il cartello sociale intende fare tesoro per i futuri impegni a favore dello sviluppo del territorio. Da oggi si cambia registro, hanno dichiarato, e il Governo nazionale e quello regionale non possono più pensare di tergiversare rispetto alle rivendicazioni di una popolazione che non accetta più di essere prevaricata da scelte che la penalizzano fortemente rispetto ad altre realtà territoriali. Insomma non ci si ferma, anzi la battaglia è appena agli inizi. In questo senso il cartello sociale ha dichiarato che seguirà, assieme ai sindaci e agli altri protagonisti della vita politica e sociale, l'evolversi degli incontri ufficiali già convocati monitorando giornalmente il cronoprogramma concordato al fine di potere finalmente coltivare la speranza di dotare la provincia di infrastrutture degne di questo nome.