per il nuovo avviso pubblico, dopo il fallimento del tentativo di acquisire manifestazioni d'interesse. A confermarlo oggi il deputato regionale del Pd Michele Catanzaro. Bando pubblico per trovare il privato interessato a investire sulle Terme è un lavoro che induce sempre a temere che alla fine si perda solo altro tempo, soprattutto perché l'ipotesi da calare nel documento di un affidamento di 41 anni (di cui, secondo gli orientamenti del governo, appena i primi 3 senza alcun canone a carico del privato per permettergli di ammortizzare l'investimento iniziale) possa non essere del tutto appetibile. Questione, questa, posta anche dalla stessa associazione Ora Basta, il cui tavolo tecnico ha predisposto un'ipotesi di bando con i primi 8 anni senza alcun onere al carico del privato, mentre per i restanti 32 anni l'aggiudicatario dovrebbe versare 300 mila euro l'anno nelle casse della regione. Tanto più che per rimettere in sesto queste Terme di Sciacca, dopo cinque anni di abbandono e molti di più vissuti in un'epoca in cui l'offerta termale nel mondo non è più certamente solo quella della fangoterapia e delle inalazioni, occorrono diversi milioni di euro, forse 15, più probabilmente una ventina. Per Catanzaro in ogni caso sul bando delle Terme il comune di Sciacca ha il dovere di dire la sua. La Regione torna a parlare di bando nelle stesse ore in cui è andata deserta l'offerta pubblica per l'ex Motel Agip. Nessuno ha considerato congruo il prezzo di un milione 464 mila euro per accaparrarselo e far cessare una liquidazione della Spa infinita, destinata evidentemente a continuare.