L'Amministrazione comunale di Sciacca accelera, dunque, sulla gestione dei beni comuni. Tuttavia non lo fa con l'auspicato bando pubblico, che la Consulta della Cultura era riuscita ad ottenere come impegno, formalizzato poi dal Consiglio comunale con l'approvazione di un regolamento, bensì attraverso singole specifiche convenzioni di durata provvisoria, in tutti i casi non superiore ai 12 mesi.
Una scelta che evidentemente prende atto, con tutta evidenza, dei tempi che si stanno rivelando particolarmente lunghi nella predisposizione del bando in questione. La Casa museo Scaglione, com'è noto, è stata affidata alla Cooperativa Agorà, che si occupa già del Castello Incantato e che ha già formalizzato l'accordo con l'associazione Antiche Tradizioni per rilevarla nella gestione del Castello Incantato. Ufficialmente non si sa ancora chi si occuperà della Chiesa della Raccomandata, ma nessuno si stupirebbe se questo affidamento fosse fatto all'associazione Italia nostra presieduta dall'architetto Calogero Segreto, la prima che sollevò il problema, negli anni Novanta, del necessario recupero dell'immobile. La Raccomandata, però, oggi tornata a splendere dopo l'eccellente lavoro di restauro effettuato negli anni scorsi, ha ancora qualche problema non risolto, a partire da un allaccio con la rete fognante mai fatto per finire con l'assenza di servizi igienici. È evidente come, l'affidamento, debba essere preceduto da questi adempimenti tecnici. Ma è una scelta, quella di procedere per convenzioni per la gestione provvisoria degli immobili di proprietà del Comune, che nel recente passato è stata oggetto di qualche polemica. A sollevarla: il Movimento Cinquestelle, che ha puntualizzato la necessità di non agire con affidamenti di durata così breve, come può essere quella di appena dodici mesi, ma attraverso la pubblicazione del bando pubblico, finalizzato alla valorizzazione, per mezzo di associazioni e sodalizi, dei beni comuni.