I panificatori locali sono quasi tutti d’accordo anche se ancora non hanno deciso da quando far scattare il rincaro e soprattutto di quanto aumentare. Da settimane c’è fermento nel comparto e si sono svolte diverse riunioni alla presenza anche delle associazioni di categoria, alla luce della decisione già assunta da altri colleghi in alcuni centri della provincia. Il 2020 si è aperto con l’aumento del prezzo del pane a Siculiana e a Porto Empedocle che è arrivato a costare 3 euro al kg. L’aumento è stato di 60 centesimi perché in questi due centri, così come in altri comuni agrigentini, il prezzo del pane era già a 2 euro e 40 centesimi al chilo.
A Sciacca, fino ad oggi costa anche meno. Si paga 2 euro al chilo, fatta eccezione ovviamente per il pane con farine speciali. Adeguarsi agli aumenti già attuati in altri centri sarà difficile, significherebbe far salire di colpo di 1 euro il prezzo e i primi ad avere tante titubanze sono proprio i panificatori, nonostante i rincari che a loro volta subiscono nell’acquisto della materia prima, il grano.
Insomma, l’aumento ci sarà e sono tutti d’accordo, la discussione prosegue sull’entità dell’aumento, probabilmente sarà di 60 centesimi al chilo. Le associazioni di categoria sostengono e supportano i panificatori saccensi, evidenziando peraltro come il prezzo del pane a Sciacca sia fermo da dodici anni.
E’ fisiologico, dicono, e andava fatto anche prima, adeguandosi agli altri comuni della provincia dove un chilo di pane già da tempo costa 2 euro e 40 centesimi. Adesso è difficile arrivare ad un aumento a 3 euro, come a Porto Empedocle o a Siculiana e come avverrà probabilmente da qui a breve anche in altri centri.
La decisione dei panificatori saccensi potrebbe arrivare già la prossima settimana.