La zona è nei pressi di Malta. Il capitano Carlo Giarratano e il suo equipaggio prestano immediatamente soccorso ai cinquanta occupanti del natante: uomini in difficoltà, disidratati. Il momento politico è quello che tutti conosciamo, quello dei “porti chiusi” decisi dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il motopeschereccio interrompe il suo lavoro, rifocilla gli occupanti del barcone con cibo e acqua. Informano le autorità maltesi, ma nessuno va a soccorrerli. Sarà la Marina militare italiana, dopo che la notizia è stata battuta dall'agenzia Ansa, a prendersi carico dei migranti, permettendo alla Accursio Giarratano di rientrare a Sciacca. Una vicenda da cui è scaturita una grande campagna di attenzione nei confronti di Carlo Giarratano e del proprietario della barca, il papà Gaspare. Interviste ai giornali e alle televisioni, inviti a iniative pubbliche e culturali per testimoniare la bellezza della solidarietà, cittadinanze onorarie. L'ultima quella conferita ieri a tutto l'equipaggio e all'armatore della Accursio Giarratano dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando.