Stabile che, con il passare del tempo, rischia di continuare a sgretolarsi come un castello di sabbia. La via Oliveri si trova nella zona compresa la via Giuseppe Licata ed il quartiere di San di Michele. Una strada di accesso, dunque, alla parte alta della città che, fino a poco prima di Natale, era percorsa da tanti cittadini, ed anche, da tanti turisti.
Da quando, infatti, proprio il 25 dicembre, l’immobile è crollato, nessuno si è occupato di mettere in sicurezza l’area e di liberare la strada da quanto è vunuto giù. Pare, infatti, che l’abitazione sia di proprietà di saccensi emigrati negli Stati Uniti. In questi casi, però, dovrebbe essere il Comune ad interessarsi ed a sistemare la faccenda. Allo stato attuale, la situazione non può che peggiorare, alimentando sia il malumore dei cittadini che non possono più usufruire della strada, sia la preoccupazione dei residenti che temono che la struttura stia per cedere in altri due punti.
Pochi giorni prima che l’immobile crollasse, erano stati proprio gli abitanti della zona a denunciare agli enti preposti i segni di cedimento della palazzina, permettendo a Polizia Municapale, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, squadra segnaletica e personale dell'ufficio tecnico del Comune, di constatare lo stato di pericolosità del vecchio edificio e di intervenire transennando l’area preventivamente. Azione che, dunque, si è rivelata provvidenziale ed ha fatto sì che non si verificassero ulteriori danni, anche a persone.
E sono sempre i cittadini a segnalare un’altra situazione di pericolo, in centro storico, in zona Santa Caterina, tra il vicolo Castello e la via Quartararo. Porta la data del 4 Luglio 2018 la diffida, protocollata al Comune di Sciacca pochi giorni dopo, dei residenti dalla via Quartararo, volta a richiedere l’ intervento di messa in sicurezza di un fabbricato fatiscente e la rimozione di rifiuti ed erbacce che circondano, tutt’ora, lo stabile, attirando animali randagi e rischiando che nella zona, specie in estate, possa divampare un incendio. Anche in questo caso, a distanza di anni, la situazione rimane tale e quale.
Ed ancora una volta, dunque, sono i cittadini a chiedere a gran voce, siano messe in sicurezza non solo le due abitazioni di cui vi abbiamo parlato, ma tutti quegli stabili fatiscenti di cui la parte più antica della città è piena.