nella riserva naturale orientata, tra i comuni di Ribera e Cattolica Eraclea, Marevivo ha proceduto oggi all’installazione di un sistema di raccolta della plastica. Si parte dai fiumi, perché sono il più importante nastro trasportatore di rifiuti in mare – ha dichiarato Fabio Galluzzo delegato regionale di Marevivo Sicilia e direttore del progetto Halycòs. L’iniziativa consentirà di raccogliere materiale plastico galleggiante per poi essere correttamente smaltito e riciclato”.
La plastica visibile in superficie rappresenta solo il 15%, il resto è disperso nei fondali ed è più difficile da recuperare. Col tempo si frammenta in microplastiche e crea problemi alla fauna, alla flora marina anche a chi indirettamente la ingerisce. Infatti, le microplastiche sono state trovate nei pesci, nel sale, nell’acqua del rubinetto e ancor di più nell’acqua imbottigliata.
Vari studi hanno calcolato che mediamente ingeriamo fino a circa 5 grammi di plastica ogni settimana, il peso equivalente di una carta di credito.
L’azione di fermare la plastica prima che arrivi in mare è stata già sperimentata con successo sul Po, sul Sarno e attualmente sul Tevere. L’installazione della barriera alla foce del Platani è stata possibile grazie al progetto Halykòs – Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del fiume Platani, realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD. Progetto sostenuto dal Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana , dalla società Castalia S.r.l, dai comuni di Ribera e Cattolica Eraclea, dalla Cooperativa Sociale Arcobaleno di Sciacca e dagli istituti scolastici "Ezio Contino" di Cattolica Eraclea e Navarro" e Crispi di Ribera .
Marevivo, inoltre, ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere che la legge Salva Mare venga approvata subito e contenga un emendamento mirato alla pulizia dei corsi d’acqua e all’installazione di sistemi di raccolta alla foce per intercettare i rifiuti. Appello che è stato fatto proprio dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha chiesto al Senato di calendarizzare al più presto i lavori per la “Salva mare”, già approvata dalla Camera a ottobre scorso.