Ma l'annunciato commissariamento non le va proprio giù. Tanto più che i tanti commissariamenti disposti dalla Regione Siciliana, fa notare, non è che abbiano prodotto vantaggi. E così Margherita La Rocca Ruvolo, battagliera deputata all'ARS e sindaco di Montevago, ha chiesto un incontro urgente a Nello Musumeci. E in una nota diramata nelle scorse ore la La Rocca Ruvolo fa notare che è la stessa Regione che dispone di strumenti e competenze per dirimere la questione dei comuni che chiedono la gestione diretta del servizio idrico integrato, e che quindi questo problema può risolverlo Palermo piuttosto che accusare l'ATI di non averlo ancora fatto.
Sottolinea, poi, il lavoro svolto dal consiglio direttivo dell'Ati, di cui fa parte. A partire dalla scelta della società speciale consortile che dovrà diventare il gestore unico, prendendo definitivamente il posto di Girgenti Acque.
Attenzione: la parlamentare non nega di avere dovuto più volte sollecitare il direttivo dell'ATI a procedere in tempi celeri sugli adempimenti necessari: dalla trasmissione ai singoli consigli comunali dello statuto della società consortile per l’approvazione definitiva all'approvazione immediata del Piano d’ambito.
“In questi mesi – fa notare - al di là di pastoie e lentezze, si è lavorato per non perdere i finanziamenti, per dare risposte ai cittadini e soprattutto per ridurre le tariffe. Ancora, l'onorevole La Rocca Ruvolo mette in evidenza i risultati definiti “straordinari” incassati dall'Ati, a partire dalla bocciatura della richiesta risarcitoria di 70 milioni di euro da parte di Girgenti Acque per la mancata consegna delle reti da parte di alcuni comuni alla sentenza sulla legittimità della tariffa, fino alla sentenza ultima con cui il Tar ha ritenuto incompetente la giunta regionale a decidere sulle tariffe di Siciliacque, riconoscendo all’Ati il compito di definire il costo dell’acqua all’ingrosso. Per Margherita La Rocca Ruvolo l'obiettivo deve essere quello di calmierare i prezzi, fornendo l'acqua, bene prezioso e indispensabile, ad un costo accessibile e sostenibile. “Per me questo è prioritario, con o senza commissari”, osserva la deputata. La quale dice poi no ai giochi sottobanco a cui una certa politica è abituata, pur evidenziando quella che definisce “la lentezza da parte dell’Ati”. Non considera corretto, l'onorevole La Rocca Ruvolo, sottovalutare i risultati raggiunti e le attività intraprese. Chiede poi pari dignità tra le Ati: “Si attende adesso la stessa solerzia anche per quelle delle altre province”, evidenzia polemicamente la parlamentare regionale, ricordando come ci sono territori dove ancora esistono gli Ato idrici e i percorsi per non perdere i finanziamenti europei sono lontani anni luce dal traguardo”.
Ricorda, infine, la La Rocca Ruvolo, che è di fondamentale importanza procedere all’adeguamento delle reti fognarie e dei depuratori, e teme che i debiti del Consorzio del Voltano vengano spalmati sui comuni che non li hanno generati. Ammette, infine, Margherita La Rocca Ruvolo, di essere stata più volte tentata dal rassegnare le dimissioni dal direttivo dell'ATI, ma che il senso di responsabilità ha prevalso sempre. Intanto fa letteralmente paura il monito dei commissari prefettizi che gestiscono Girgenti Acque, che alla Regione hanno comunicato di non potere escludere, prima o poi, una sospensione del servizio idrico integrato perché la società è in deficit finanziario strutturale. Il capo dipartimento del servizio acqua e rifiuti Cocina ha diffidato l'ATI a fare presto, dalla questione dei comuni ribelli a quelli a cui può venire riconosciuto il diritto alla gestione diretta, cosa quest'ultima che oggi la La Rocca Ruvolo ritiene possa fare anche la stessa regione. Il rischio comunque è che se si perde ancora tempo l'idea stessa della società consortile approvata dai sindaci possa essere bocciata definitivamente, con la prospettiva che, in barba al principio dell'acqua pubblica, dopo Girgenti Acque possa arrivare un'altra Girgenti Acque.