chiedendo alla Regione di essere sostituito. Era stato nomitato con decreto del presidente della Regione Nello Musumeci il 7 febbraio scorso con l’incarico di sostituire l’Ati di Agrigento nella redazione e aggiornamento del Piano d’Ambito, entro il 31 luglio prossimo, e avviare la procedura di affidamento del servizio idrico integrato ad un gestore unico d’ambito da concludere entro il 31 dicembre di quest’anno. Un lavoro non indifferente e pare che proprio questa sia una delle ragioni per le quali il commissario ad acta Girolamo Galizzi, peraltro funzionario del Dipartimento Regione dell’Acqua e dei rifiuti, avrebbe già chiesto alla Regione di essere sostituito dall’ulteriore incarico di commissario ad acta dell’Ati di Agrigento.
Un carico eccessivo e non sopportabile, pare di capire, alla base della rinuncia di Galizzi, ma le motivazioni potrebbero anche essere altre in ragione del polverone e delle tante prese di posizione contro la decisione del presidente Musumeci di commissariare l’Assemblea Territoriale Idrica Agrigentina.
Staremo a vedere quel che succede