l'associazione regionale degli allevatori della Sicilia che si occupava dei controlli sugli allevamenti per la certificazione della carne proveniente dagli stessi. Durante un incontro che si è svolto presso l'assessorato regionale all'agricoltura con i vertici dell'Aia, l'associazione italiana allevatori, l'assessore Antonello Cracolici ha formalizzato all'associazione l'incarico di svolgere i controlli funzionali previsti dalla legge, in sostituzione dell'Aras. Inoltre, per evitare disastri sociali, è stato chiesto all'associazione italiana allevatori di assicurare il servizio nei confronti degli allevatori, utilizzando i dipendenti dell'associazione regionale dichiarata fallita nelle modalità condivise e contrattate con le organizzazioni sindacali di categoria. L'assessorato regionale all'agricoltura si è inoltre impegnato a mettere a disposizione sedi e attrezzature di proprietà della Regione che possano consentire un rapido ripristino delle attività nei confronti degli allevatori. E' stato infine chiesto all'associazione italiana allevatori di favorire la nascita di una nuova associazione, gestita dagli allevatori, che nell'arco di poco tempo possa assicurare i servizi necessari alla zootecnia siciliana. Una vicenda, quella del fallimento dell'Aras sancito dal Tribunale di Palermo, legata ad una vertenza aggravata dal ricorso di sei lavoratori che reclamavano il pagamento di stipendi arretrati, e che ha generato non poca apprensione nel comparto zootecnico siciliano con gravi ripercussioni, alla luce dell'importante servizio pubblico che veniva gestito dall'associazione, e cioè i controlli sugli allevamenti per la certificazione delle carni in assenza dei quali gli allevatori non possono né macellare né tantomeno vendere. Una vicenda che è stata anche posta nei giorni scorsi all'attenzione del governo nazionale con una interrogazione al Senato presentata dal parlamentare saccense Giuseppe Marinello che ha chiesto di non bloccare ulteriormente un settore importante come quello della zootecnia.