dispongono di una ambulanza medicalizzata in grado di fronteggiare le emergenze nel territorio dell’entroterra agrigentino. Si tratta, infatti, di una ambulanza con a bordo un medico e un infermiere professionale, oltre ad un autista soccorritore. Equipe che sarà in grado di assistere il paziente oltre a trasportarlo al più vicino ed attrezzato pronto soccorso. La presenza del medico e dell’infermiere a bordo consentirà di effettuare, ad esempio, l’elettrocardiogramma e inviarlo alla centrale operativa, l’eventuale rianimazione del paziente e tutta l’assistenza necessaria a gestire l’emergenza, consentendo una prima valutazione clinica del paziente importante anche per i sanitari che poi lo prenderanno in cura in ospedale. Ieri l’inaugurazione alla presenza dei sindaci di Cianciana, Alessandria della Rocca, Bivona e Santo Stefano Quisquina e del direttore del distretto sanitario di Bivona. Comuni che potevano contare solo su una ambulanza normale, per il trasporto alla più vicina struttura ospedaliera, ma non sull’assistenza medica e infermieristica lungo il tragitto. E’ una risposta alle esigenze sanitarie di un territorio, quello del distretto di Bivona, che più degli altri sconta la marginalità geografica e una rete viaria disastrata. Non lo è, per attrezzature ovviamente, ma l’ambulanza medicalizzata può essere considerata come un Pte, presidio territoriale di emergenza, ha dichiarato il direttore del distretto di Bivona Salvatore Sanzeri.
Soddisfatti, ovviamente, i sindaci dei comuni dell’Unione Platani-Magazzolo-Quisquina.
L’ambulanza medicalizzata al servizio dei quattro comuni assume una particolare rilevanza anche alla luce del ridimensionamento dell’ospedale di Ribera e in particolare del pronto soccorso, attualmente rinviato alla fine dell’anno, ma previsto nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana.