si è trasformata nello spunto per valutazioni politiche sugli equilibri all'interno della coalizione che sostiene l'amministrazione Valenti. A formularle, rispettivamente: il gruppo di Italia Viva e il consigliere Alberto Sabella.
Sullo sfondo c'è la questione, che com'è noto da sempre i politici considerano fondamentale, del merito della concretizzazione di questo importante investimento. Sia il gruppo che fa capo a Nuccio Cusumano, sia il consigliere eletto con la lista Sicilia Futura evidenziano come su questo progetto abbiano lavorato almeno quattro amministrazioni comunali, ovverosia quelle in carica dal 2008 ad oggi, e come oggi sia necessario, grazie a questo esempio, creare un clima politico nuovo, di responsabilità istituzionale e politica.
Se, dunque, Italia Viva definisce i lavori per la realizzazione del tratto terminale della banchina di riva nord del porto “uno squarcio di buona politica, uno sforzo corale che non consente primogeniture o meriti esclusivi”, Alberto Sabella non solo condivide questa impostazione, ma va oltre, stigmatizzando il fatto che l'amministrazione Valenti abbia preferito agire in solitudine. La critica è relativa al fatto che non siano stati invitati alla consegna dei lavori di ieri mattina anche gli ex sindaci Mario Turturici e Vito Bono, mentre Fabrizio Di Paola c'era ma perché cooptato dal funzionario regionale Ricciardo, responsabile unico del procedimento.
Alberto Sabella torna a lanciare oggi messaggi di insofferenza. Se così non fosse non insisterebbe sulla necessità di aprire una fase politica nuova, che allarghi il raggio d'azione: “Il Consiglio comunale – fa notare – a breve sarà chiamato ad affrontare questioni delicatissime, che richiederanno un minuzioso approfondimento sul piano tecnico, ma soprattutto una ampia condivisione politica”. La lista è facile da stilare: dalla problematica del servizio idrico integrato al nuovo bilancio di previsione. Questioni sulle quali – sottolinea Sabella - occorre una maggioranza consiliare in grado di determinare un orientamento ben definito. “Argomento assai delicati – conclude – che possono essere affrontate solo rafforzando il progetto politico, con un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze consiliari, per recuperare quella agibilità politica che è indispensabile se davvero si vuole migliorare l'azione di governo nel difficile cammino dei prossimi anni”.
Non è la prima volta che Sabella interviene in tale direzione. Più volte, anche durante il dibattito scaturito dalla mozione di sfiducia, aveva chiesto a Francesca Valenti di recuperare il rapporto ad oggi compromesso con la componente di Cusumano, non disdegnando neanche l'ipotesi di una discussione più proficua con lo stesso centrodestra, malgrado si stia parlando di uno schieramento che voleva sfiduciare il primo cittadino. Inevitabilmente c'è, tra le righe del messaggio di Sabella, l'insoddisfazione per il mancato rispetto ad oggi di qualche patto. Sembrava che tutto potesse essere risolto con la nomina ad assessore di Mario Turturici, ipotesi poi definitivamente tramontata. E così tornano ad agitarsi, all'interno della maggioranza, venti di insoddisfazione.