Il prescelto è il dottore commercialista Pasquale Montalbano, il più votato del Pd alle ultime amministrative, sostenuto dalla componente che si intesta all'ex deputato regionale Vincenzo Marinello e al suo omonimo ex presidente di Sogeir. Nel Pd si era tentato di avanzare un'altra candidatura, quella di Simone Di Paola. Ma alla fine si è registrata una scontata convergenza su Montalbano. Domani sera alle 19 si insedia il nuovo Consiglio comunale, quello venuto fuori dalle ultime elezioni, quelle che hanno eletto Francesca Valenti sindaco di Sciacca. Si sa che si dovrà eleggere anche un vicepresidente, ma si sa che questa è esclusivamente una carica simbolica. Un'elezione, quella dei vertici dell'aula consiliare, su cui si inserisce oggi l'interessante presa di posizione di Alessandro Curreri, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, che ha chiesto la modifica delle modalità di voto, pur mantenendone la segretezza. A giudizio di Curreri occorre che ad ogni consigliere venga consegnata una scheda con, prestampati, i nomi di tutti i 24 eletti con, a fianco, un quadrato eventualmente da contrassegnare con una X. "Tale proposta – osserva Curreri – risponde all'esigenza imprescindibile di tutelare la riservatezza oppure la libertà di espressione delle convinzioni etiche e morali del consigliere e comunque al fine di consentire a ciascun partecipante alla votazione la più ampia libertà di giudizio e decisione". Il signifcato di questa proposta è chiaro. Spesso, attraverso le diverse opzioni offerte a ciascun consigliere (indicazione di nome e cognome, o cognome e nome, o nome abbreviato e cognome, o tutto maiuscolo o tutto minuscolo) offrono in teoria la possibilità di risalire agli autori della preferenza ovvero al loro gruppo politico di appartenenza. Intanto è tutto pronto al Comune per il primo atto della nuova consiliatura. Nuova assise che al più presto dovrà essere chiamata ad approvare il bilancio di previsione 2017, documento la cui assenza ha già messo sulla nuova amministrazione la spada di Damocle del teorico scioglimento come sanzione imposta dalla legge.