Tutte le imprese saranno chiamate a ripartire da zero. E tra queste imprese ci sono anche quelle televisive.
In questa fase della vita pubblica sembra tutto scontato, anche che un'azienda come la nostra quotidianamente e puntualmente fornisca un servizio il più possibile aggiornato di informazione, pur sapendo però che si tratta di un lavoro che stiamo svolgendo senza che avremo in cambio alcuna gratificazione.
Infatti, chi, come noi, si sostiene grazie alla pubblicità, sa bene che in questo momento storico, con tutte le attività commerciali che giustamente sono state chiuse al fine di contenere il contagio del coronavirus, sta lavorando solo per garantire un servizio pubblico. Tutto questo avviene in un momento nel quale noi giornalisti agrigentini fatichiamo il doppio se non il triplo rispetto ai colleghi delle altre zone, visto che ogni giorno siamo di fronte ad un muro di gomma da parte delle autorità (Asp ma anche prefettura) per ottenere le notizie le più dettagliate possibili sui casi da contagio, cosa che ieri ha indotto un gruppo di colleghi a denunciare la blindatura delle notizie che impedisce di informare la gente nel modo più corretto e più completo possibile, cosa che ci vede letteralmente lottare ogni giorno per strappare qualche informazione a chi, invece, avrebbe dovuto darle spontaneamente essendo un dovere istituzionale.
Nella fase attuale si parla con insistenza della necessità che tutti i lavoratori e le attività produttive vengano sostenute attraverso le misure che lo Stato nei limiti delle sue possibilità potrà prevedere.
In questo senso non può sfuggire a nessuno che tra queste imprese ci sono anche quelle televisive, che peraltro da anni, soprattutto le piccole, erano già al centro di un momentaccio. Bisognerà capire se la politica comprenderà questa necessità. Francamente non ci aspettiamo granché. Ma al momento la priorità è la tutela della salute. E allora è per tutelare anche la nostra salute che da lunedì i giornalisti e i tecnici di Tele Monte Kronio lavoreranno col sistema dello smart working. Per voi telespettatori non cambierà niente: le notizie saranno puntuali e approfondite. L'unica differenza sarà che non ci sarà più un conduttore in studio.
Riteniamo essenziale compiere e chiedere ai nostri telespettatori questo piccolo sacrificio, ma consideriamo anche noi le restrizioni per limitare la diffusione del virus assolutamente fondamentali per noi, per i nostri familiari e per l'intera collettività.