che nel pomeriggio di ieri ha segnalato per oggi l’allerta meteo con codice giallo per la zona E ed arancione per la zona D, entrambe comprese nella provincia di Agrigento, che i sindaci dei Comuni ricadenti in queste zone hanno provveduto subito ad emanare apposite ordinanze. E così, in un momento in cui la cittadinanza è già costretta a stare in casa per non incorrere nel Coronavirus, ieri pomeriggio è arrivata l'allerta meteo diramata dal sindaco di Sciacca Francesca Valenti. Il colore del codice è "arancione", significa preallarme, una condizione nella quale, dunque, ci si aspettano forti temporali con rischi di allagamenti. Lo stesso sindaco ha inoltre specificato, sempre nella sua ordinanza, che il Centro Operativo Comunale è già stato istituito lo scorso 26 febbraio nell'ambito dei provvedimenti richiesti di contenimento del Covid-19, e che sarà lo stesso C.O.C., in uno con la Protezione civile comunale, a gestire anche eventuali criticità che dovessero scaturire dal maltempo. L'allerta arancione cesserà stasera alle 24. Stessa cosa ha fatto il sindaco di Ribera Carmelo Pace. Anche Ribera rientra nella zona con codice arancione e dunque nella sua ordinanza Pace ha imposto ai cittadini di rimane a casa, oltre che per l’emergenza Coronavirus anche, e a maggior ragione, per l’allerta meteo, di rimanere in luoghi sicuri e di uscire solamente in casi di estrema necessità; di non allontanarsi, durante le precipitazioni, dalle proprie abitazioni se non per motivi strettamente necessari. Temporali dunque e allerta meteo in un momento in cui le città sono deserte e i cittadini a casa nell'ambito delle misure di contenimento del coronavirus. Nessun problema alla viabilità così come non vi è stato alcun dilemma su scuole chiuse o scuole aperte con la solita spasmodica caccia, soprattutto sui social, in tempi normali e non di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, nel tentativo di scoprire ancor prima di un eventuale provvedimento dei sindaci se le scuole sarebbero rimaste chiuse o aperte per allerta meteo. Insomma, se in altri periodi le ordinanze di allerta meteo generano solitamente apprensione e scombussolamento, oggi è il silenzio ad accompagnare il provvedimento. E le piogge e i temporali probabilmente scoraggeranno quanti ancora escono per futili motivi o indurranno a rinviare ad altro giorno le uscite di quanti dovevano invece farlo per necessità.