fronteggiando serie difficoltà sia sul fronte della predisposizione del piano di intervento sull'ospedale di Sciacca, sia su quello delle forniture varie e del rapporto con la Direzione Generale dell’ASP di Agrigento. A denunciarlo è oggi il Comitato civico per la Sanità, che in una nota firmata dal portavoce Ignazio Cucchiara e dal coordinatore Franco Giordano fa notare che, malgrado la nomina del commissario ad acta, si ha chiara percezione della particolare preoccupazione in cui continua a versare il personale sanitario del “Giovanni Paolo II”, dove – rivelano quelli del comitato - si sarebbero verificati episodi di irregolarità nella fornitura dei dispositivi di protezione, dei farmaci e dei vari presidi necessari per operare in sicurezza e fronteggiare al minimo la grave situazione. Presidio ospedaliero, quello di Sciacca, interessato da quasi il 60% di tutti i soggetti positivi al Covid-19 inp rovincia di Agrigento, dai 18 casi di Sciacca ai 6 di Ribera, dal 4 a Menfi al caso ancora unico di Santa Margherita.
Chiedono di sapere dai vertici della Regione e dell'Asp di Agrigento, Ignazio Cucchiara e Franco Giordano, di quale natura sarebbero le difficoltà affrontate dal dottore Firenze. Si domandano come sia possibile che non si riesca nemmeno a considerare che è in gioco la vita di ciascuno di noi (nessuno escluso). Comitato Sanità che si domanda se sia verosimile che le denunce dei sindaci del bacino d’utenza degli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, le richieste di pieno coinvolgimento nelle scelte formulate, in particolare, dal Sindaco di Sciacca, le denunce della CGIL (che ieri ha lanciato l'allarme sulla possibile chiusura della Nefrologia), le continue incessanti preoccupazioni espresse dagli organi di informazione siano solo invenzioni e fantasie dei soliti perditempo ovvero se siano basate su questioni concrete e reali.
Stigmatizzano, Cucchiara e Giordano, gli ordini di servizio al personale sanitario di esprimere qualsiasi considerazione in ordine all’effettivo stato delle cose. Ritengono, infine, che solo la nomina di un nuovo direttore generale in capo all'Asp di Agrigento potrebbe permettere di superare le difficoltà affrontate da chi oggi esercita quel ruolo da “facente funzioni”. Occasione propizia per chiedere al presidente della Regione perché non venga ancora nominato il nuovo Direttore Generale, superando per una volta le ‘fisiologiche’ difficoltà di sempre.