ai prototipi che erano stati consegnati qualche giorno fa dal Distretto Produttivo Meccatronica.
La Protezione civile regionale è stata autorizzata a fare partire gli ordinativi per le forniture di mascherine, gel igienizzante e visiere protettive 3D per i medici degli ospedali pubblici. A progettarle e produrle sono le aziende del Distretto Meccatronica che ha creato due tipologie di filiere: orizzontale per la produzione massiva delle mascherine chirurgiche e diverse filiere verticali per la progettazione e industrializzazione di dispositivi ad alta tecnologia da fornire a tutti gli ospedali siciliani per la battaglia contro il Covid-19. Il Distretto Meccatronica ha già attivato anche la filiera trasversale della logistica: oltre 250 furgoni saranno attivi in tutta l’isola per la consegna in tempi rapidi dei dispositivi di cui hanno bisogno i sanitari.
“C’eravamo impegnati con Meccatronica, il distretto produttivo delle aziende siciliane, a sostenere tutte le iniziative per produrre visiere protettive 3D, mascherine e gel igienizzante: la promessa è stata mantenuta ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano A giorni arriveranno le prime 100.000 mila mascherine, i primi 1.000 schermi protettivi 3D per i chirurghi e più di 25 mila Kg di gel igienizzante per gli ospedali siciliani. Questa è solo una prima tranche: ogni settimana ci sarà una fornitura e i siciliani avranno sistemi di protezione che metteranno la loro vita al sicuro”. I 25 mila Kg di gel igienizzante arriveranno entro 5 giorni.
Il distretto meccatronica da quindici giorni è al lavoro per sostenere la Protezione civile regionale e il sistema sanitario nella lotta al Covid-19 . E’ stato messo in piedi un network che si avvale di ingegneri, specialisti, tecnici e manodopera qualificata per intercettare i fabbisogni del sistema sanitario della Sicilia in termini non solo di dispositivi ma anche di apparecchiature ad alta tecnologia adeguate alla guerra contro il Covid-19”.
Intanto, la buona notizia arriva anche dal fronte dell’esame dei tamponi, con l’autorizzazione del governo regionale ad altri laboratori pubblici e privati nell’isola che supporteranno i centri che erano già abilitati. Adesso sono complessivamente venti quelli che in Sicilia verificheranno la verifica. Ai dodici già operativi, ne sono stati aggiunti altri 8 e tra questi figura il laboratorio di analisi dell’ospedale San Giovanni di Dio. La provincia di Agrigento avrà dunque la possibilità di accelerare la pratica dei tamponi, soprattutto ai sanitari in servizio negli ospedali del territorio. La volontà di estendere i tamponi a tappeto a tutto il personale in servizio nelle strutture ospedaliere si era scontrata, infatti, con il problema del numero di laboratori abilitati agli esami. Oltre all’ospedale di Agrigento le analisi saranno garantite all’Ismett e al Buccheri La Ferla di Palermo e in altre strutture autorizzate delle province di Siracusa e Catania.