ed esplode la rabbia dell'ordine provinciale degli infermieri. E' durissima la nota diffusa oggi dal presidente dell'ordine Salvatore Occhipinti. In pratica, con l’insorgere dell’emergenza COVID-19 è stata istituita, presso il Ministero della Salute, la task force e tra i soggetti partecipanti è stata inserita la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. Sia in Sicilia sia presso l'ASP di Agrigento, al fine di coordinare le azioni a tutela della Sanità Pubblica relative allo stato di emergenza e garantire la tempestività e l’appropriatezza dell’informazione e delle risposte dei diversi soggetti competenti del territorio regionale e provinciale, sono state istituite altrettante task force e Unità di Crisi ma senza che siano stati nominati al loro interno i rappresentanti degli infermieri. La professione infermieristica, fa notare Occhipinti, ha specifiche competenze assistenziali per definire percorsi e strategie contenitive della diffusione del contagio. Gli infermieri, al pari dei medici, per la parte di esclusiva competenza, stanno lavorando senza sosta per riuscire a far fronte al diffondersi del virus, operando in condizioni difficili, con turni infiniti, scarsi dispostivi di protezione individuale e pochi riposi. Inoltre, su tutto il territorio nazionale e provinciale, l’infermiere ed il personale di supporto sono tra le figure più esposte al contagio del virus. L'amarezza degli infermieri va dunque oltre il mancato inserimento di loro rappresentanti all'interno delle task force e delle unità di crisi. Analizzando i dati del primo focolaio infettivo avuto a Sciacca, si legge nella nota, tra 9 dipendenti contagiati, 5 sono infermieri, 1 è operatore di supporto, 1 è un tecnico e 2 sono medici. Infermieri che si dicono stanchi di essere considerati “eroi”, l’infermiere agisce su rigorose basi scientifiche, protocolli e linee guida, al fine di garantire la salute del suo assistito, insieme alla sua vita, alla sua libertà ed alla sua dignità e a scapito della propria incolumità. La sanità non funziona senza infermieri, pertanto, conclude Salvatore Occhpinti, le istituzioni farebbero bene a trarre profitto dalla nostra esperienza ed indiscussa competenza inserendo i loro rappresentanti nelle task force e Unità di Crisi istituite per contenere i contagi di questa pandemia.