nell’ambito del fondo di solidarietà di 400 milioni di euro stanziato dal governo Conte. Fondi destinati sostanzialmente ai buoni spesa per le famiglie in gravi difficoltà economiche in relazione alla situazione che si è venuta a generare per l’emergenza Coronavirus . La ripartizione tiene conto del numero degli abitanti . E così, se a Sciacca arriveranno poco meno di 362 mila euro, a Ribera saranno 176 mila 391, a Menfi 119 mila 142 euro, a Sambuca 57 mila e 65 euro, a Montevago 28 mila 668 e a Santa Margherita Belice 60 mila 804. Ovviamente è il comune di Agrigento quello otterrà il finanziamento più cospicuo in provincia, poco meno di 445 mila euro, mentre i comuni come Caltabellotta o Burgio riceveranno dai 24 ai 33 mila euro e quelli con poco più di mille abitanti, come Villafranca Sicula all’incirca 12-13 mila euro.
Ai fondi nazionali va aggiunto lo stanziamento di 100 milioni di euro da parte del governo regionale, annunciato nei giorni scorsi dal presidente Nello Musumeci.
I sindaci siciliani, che ieri mattina si sono riuniti in videoconferenza, hanno chiesto tempi certi sull’accreditamento dei fondi nazionali e regionali e che le risorse destinate ai comuni vengano erogate nel più breve tempo possibile. E’ necessario chiarire, ha scritto in un documento l’Associazione dei Comuni Siciliani, che al momento non un solo euro è stato accreditato. Hanno voluto, i sindaci, mettere le mani avanti per evitare, già da questa mattina di ritrovarsi con le legittime richieste di aiuto delle tante famiglie in difficoltà in questo momento.
Associazione dei comuni che, peraltro, evidenzia come i 400 milioni di euro previsti dal governo nazionale per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e aiutare le famiglie, rappresentino in reltà solo una anticipazione dei trasferimenti statali ordinari, già spettanti ai comuni, che li percepiscono nel primo semestre di ogni anno. Risorse tra l’altro insufficienti rispetto alle necessità di cassa relative all’erogazione di servizi ai cittadini e pagamento degli stipendi dei dipendenti. Insomma un aiuto,ma i comuni in questo momento hanno bisogno di ben altro per fronteggiare la situazione che si è venuta a generare.
Non sarà poi facile la distribuzione delle risorse nei comuni. L’amministrazione comunale di Sciacca è al lavoro per capire come organizzare fondamentalmente questi buoni spesa, se attenersi ad esempio ad un elenco delle famiglie bisognose che nel caso, però, è piuttosto datato, oppure predisporne uno nuovo con l’aiuto, possibilmente, delle caritas parrocchiali. E poi capire gli importi possibili dei buoni spesa in base ai nuclei familiari interessati. Insomma, si deve attendere materialmente che i circa 361 mila euro siano realmente accreditati e capire a chi e come destinare questi aiuti