tramite gli uffici sociali, da oggi dovrà individuare i singoli e le famiglie a cui riservare il buono spesa. Per il leader di Mizzica, il consigliere comunale Fabio Termine, occorre stabilire una scala di priorità nell'individuazione dei soggetti da aiutare per primi, con l'obiettivo prioritario di intercettare la “povertà emergente”, quella che si è determinata a seguito di questa emergenza. Pertanto, osserva Termine, i buoni spesa dovranno, in primis, andare a chi ieri lavorava ed oggi non lavora e dunque Piccole e Medie Imprese, lavoratori autonomi, dipendenti, stagionali e lavoratori dell’economia sommersa, assegnatari di contributi e misure di sostegno di cui poter beneficiare non prima di metà aprile, e a chi non è già assegnatario di sostegno pubblico come pensioni di anzianità, di invalidità, reddito di cittadinanza. Gli interventi, prosegue la nota di Mizzica, dovranno però riguardare necessariamente anche le situazioni più complesse, dove gravano entrate ridotte e spese cospicue: affittuari in cassa integrazione o con un solo reddito, con nucleo familiare superiore o uguale a 4 componenti, famiglie con disabili o con necessità sanitarie particolari, e quei numerosi nuclei dove vigono condizioni di disoccupazione lavorativa di tutti i componenti, anche se assegnatari del reddito di cittadinanza o pensioni, qualora si trattasse di cifre non sufficienti per un degno sostentamento. Poi le proposte di Mizzica per procedere speditamente in questa direzione e che vanno dalla predisposizione di un numero dei servizi sociali del municipio, dedicato a raccogliere le segnalazioni e le richieste di aiuto, ad una rete di ascolto ampia, attivando un canale diretto con le associazioni di categoria, i sindacati e i consulenti del lavoro, per venire a conoscenza delle situazioni di maggiore difficoltà dei propri assistiti, e per finire la predisposizione di una modalità di fornitura degli aiuti che copra almeno una mensilità e che indirizzi l'utenza ad una scelta responsabile nell'acquisto dei beni di prima necessità. Mizzica che infine ritiene fondamentale attivare il fondo di solidarietà comunale concentrando sulle fasce sociali più esposte gli aiuti già attuati in queste ore grazie alla rete di solidarietà attivata in città, che rivolge un appello a tutte quelle famiglie che al momento stanno sentendo molto meno gli effetti della crisi a mettere in campo azioni di sostegno fondamentali per la tenuta sociale della città, assicurando sostegno ad una larga percentuale di cittadini e che accoglie favorevolmente la notizia dell'avvenuta attivazione del servizio di assistenza psicologica comunale.