e, dunque, il numero dei positivi in città è salito a 21, secondo i dati riportati dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e riferiti alle ore 19 di ieri, 30 marzo. Un altro caso anche nel comune di Santa Margherita Belice dove i contagiati sono arrivati a 3.
Rimangono pressochè invariati i numeri degli altri comuni agrigentini con 9 casi ad Agrigento, 8 a Licata, 6 a Ribera, 5 a Menfi, 3 rispettivamente a Canicattì, Favara e Raffadali e 1 a Siculiana, Porto Empedocle,Montallegro,Lampedusa, Camastra e Aragona. Secondo l’ASP di Agrigento sono 79 i positivi al Covi-19 in provincia, ma nel computo non figura, ad esempio il caso di contagio accertato già da due giorni a Caltabellotta.
Insomma, il solito balletto di cifre se si considera che, sempre a ieri, il dato riferito dalla Regione Siciliana alla Protezione Civile riportava ben 86 casi per la provincia di Agrigento. Insomma numeri che continuano a ballare e sindaci, sia di Sciacca, sia di Santa Margherita, che fino alla tarda mattinata non avevano ancora ricevuto la notifica dell’ulteriore caso di contagio accertato nei loro comuni, nonostante gli appelli alla chiarezza e alle comunicazioni tempestive e le rassicurazioni ricevute anche ieri pomeriggio durante la videoconferenza tra l’Asp, i sindaci dei comuni di Agrigento, Sciacca, Ribera, Canicattì e Licata e l’assessore regionale alla salute Razza.
Intanto, sta destando molto interesse lo studio statistico dell’istituto Einaudi che, sulla base dei dati della Protezione Civile, ha ipotizzato una sorta di calendario sulla interruzione dei contagi per singole regioni. Per la Sicilia la data ipotizzata è quella del 14 aprile, ma nell’isola i tamponi effettuati non hanno tenuto minimamente il passo di altre regioni italiane, per non dire che ancora si attendono gli effetti degli sbarchi che sono continuati fino allo scorso fine settimana . Insomma è una previsione, se vogliamo ottimistica, ma come tale deve essere presa senza abbassare minimamente la guardia e continuando a rispettare in maniera scrupolosa le prescrizioni in vigore che peraltro saranno prorogate a giorni.