previsti dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, interviene l'ex sottosegretario Nenè Mangiacavallo a proposito di alcune dichiarazioni contenute nel video messaggio di ieri del sindaco Carmelo Pace. Per Mangiacavallo, andrebbe innanzitutto abolita, anche nel modulo di richiesta, la scadenza del 2 aprile (cioè domani) per la presentazione delle domande, non solo perché fortemente limitante della possibilità di accedere al beneficio, ma anche perché, così come ammesso dallo stesso sindaco, si potrebbero creare delle disparità tra chi è rispettoso delle regole e chi no. Se è vero, come ha giustamente sostenuto il sindaco, che anche a quelli che presenteranno la domanda in epoca successiva al 2 aprile sarà concesso il beneficio, non si capisce per quale motivo debba essere fissata una data di scadenza come se fosse una procedura concorsuale, osserva Mangiacavallo. Un'altra riflessione del medico riberese fa poi riferimento all'ammonimento del sindaco nel suo video messaggio di ieri a coloro che, pur non essendo bisognosi, presenteranno domanda, ricordando che saranno effettuati dei controlli incrociati. Si domanda Nenè Mangiacavallo: chi, e con quali criteri obiettivi sarà in grado di distinguere il bisognoso da chi non lo è, basandosi solo su quanto riportato nella domanda? Un artigiano, un operaio, un commerciante che da un bel po’ di giorni non lavora ed in atto non ha liquidità, pur avendo dichiarato lo scorso anno un reddito che non lo colloca fra i cosiddetti poveri, rientrerà fra i bisognosi o rischia di essere denunciato per avere dichiarato il falso? Un criterio obiettivo per stabilire almeno delle priorità dovrebbe esserci, anche per evitare una discrezionalità di giudizio che, comunque, potrebbe ingenerarsi. La mia non è una critica, conclude Nenè Mangiacavallo, perché non vuole e non può esserlo, ma solo una riflessione che rassegno all'attenzione del primo cittadino.