di centrosinistra. È quanto viene fuori nelle ultime ore, che hanno registrato un'intensificazione del pressing da parte della coalizione nei confronti del consigliere comunale di Sinistra Italiana. Il quale avrebbe chiesto qualche giorno di tempo per dare una risposta sulla sua disponibilità. Il via libera dei partiti sul suo nome è un fatto politico sicuramente rilevante. Pare che Mandracchia nutra dei dubbi per ragioni diverse, su tutte i suoi impegni professionale nel mondo dell'associazionismo agricolo e della cooperazione, nonultimo quello di nuovo presidente delle Cantine riunite Sciacca Terme.
In attesa che Mandracchia sciolga la sua riserva, non è stata ancora chiusa la porta all'ipotesi di una candidatura per così dire "esterna", ossia quella di Viviana Rizzuto. Anche lei ha chiesto qualche giorno di tempo per riflettere, ma non sulla base del suo entusiasmo, quello non mancherebbe, ma per ragioni di tipo personale. Fatto sta che, da giorni, l'ingegnere non pubblica più alcun commento su Facebook. Probabilmente è stata solo impegnata, ma c'è chinon esclude che preferisca non scoprire le sue carte.
Una candidatura, quella di Mandracchia, che se fosse confermata aprirebbe un dibattito sicuramente interessante tutto a Sinistra, dopo che le strade tra Mandracchia e Leonte da una parte, e il raggruppamento di Mizzica dall'altra, si sono inopinatamente divise. La scelta di Sinistra Italiana di allerasi con gli altri partiti della coalizione non è stata condivisa da quelli di Futuro Presente, che da tempo hanno deciso di correre da soli con, a sostenerli, anche personalità politiche del calibro di Carmelo Burgio e Mariolina Bono. Le dichiarazioni polemiche di quest'ultima, che ha definito quella di Centrosinistra solo un'accozzaglia di sigle, stanno facendo discutere. Mizzica e Futuro Presente puntano sulla freschezza dei promotori (tutti molto giovani) e sull'idealità diun progetto che scaturisce da studi e analisi, con l'obiettivo di attrarre il voto d'opinione.
Il Movimento Cinquestelle sta alla finestra, e manca ormai poco all'ufficializzazione del candidato a sindaco. Dopo quello che è successo a Genova, con il leader Beppe Grillo che ha bocciato l'esito delle Comunarie, Matteo Mangiacavallo sta tentando di far capire si numerosi dissidenti interni che la scelta di non organizzare Primarie online è stata quella giusta, e che adesso però occorre chiudere la partita. I nomi sono quelli ormai noti: Alessandro Mucaria, che adesso sarebbe in leggero vantaggio su Ivana Dimino e su Giuseppe Livio.
Dalle parti del Centrodestra la prossima settimana dovrebbe essere quella decisiva. Bisognerà capire con quale stato d'animo Fabrizio Di Paola sarà tornato da Roma, dall'assemblea degli alfaniani. Il sindaco uscente è in una fase di riflessione, più per la rinuncia che per la nuova discesa in campo, dicono i bene informati. Di fatto c'è la possibilità che non susciti più alcuna sorpresa né l'una, né l'altra alternativa. Dopo i primi dubbi iniziali, nel caso di rinuncia di Di Paola, Calogero Bono sarebbe pronto a spendere la sua candidatura. In tal senso avrebbe già incassato un assenso anche dagli ambienti forzisti che, dunque, visto il quadro che si sta delineando, potrebbero preferire rinunciare ad una candidatura autonoma.