ha oggi comunicato l’arrivo dei primi cinque ventilatori polmonari che consentiranno Agrigento di approntare alcune postazioni necessarie ai trattamenti di terapia intensiva per eventuali pazienti affetti da Covid-19 che dovessero presentarne necessità. In parte frutto della ripartizione operata dal Dipartimento della Protezione Civile e in parte di donazioni, l’attuale blocco sarà incrementato, evidenzia l’ASP, in successive fasi, grazie ad altre donazioni in corso di perfezionamento (ben sedici) e di nuovi eventuali contingenti distribuiti dalla stessa Protezione Civile. In ragione delle loro caratteristiche tecniche e del piano operativo deciso dalla Direzione Strategica, i macchinari saranno distribuiti presso le strutture aziendali e, una volta installati e collaudati, offriranno un ulteriore potenziamento delle azioni già in atto per fronteggiare l’emergenza epidemiologica.
La miglioria nelle dotazioni, rappresentata dall’arrivo dei nuovi ventilatori, aggiungono i vertici dell’Asp, amplia ancora di più le potenzialità di cura in provincia. Viene evidenziato che In atto presso l’ospedale di Agrigento esiste uno specifico “percorso Covid-19” che ad un’area dedicata al pre-triage aggiunge tre zone di trattamento non intensivo. La zona “verde”, con circa quattordici posti letto, è destinata ai pazienti sospetti in attesa di conferma. Le successive zone “gialla” e “rossa” (circa venti posti tra degenza ordinaria e su-intensiva) sono destinate alla cura di pazienti con diagnosi di Covid-19 accertata e che necessitano soltanto di ossigenoterapia e monitoraggio, oppure a casi con un quadro clinico più severo che necessitano di una ventilazione non invasiva con casco o maschera. Azienda Sanitaria Provinciale che poi su Sciacca si imita a dichiarare che anche presso il Giovanni Paolo II sono in corso interventi strutturali per ottimizzare e razionalizzare i percorsi di cura. Nulla di più dai vertici della sanità agrigentina che, da settimane del resto, hanno assunto la linea del “silenzio tombale” nonostante le ripetute richieste dei sindaci del territorio di avere contezza sulla gestione dell’emergenza Covid-19 nel territorio.