rientro in classe solo quando ci saranno garanzie di totale sicurezza ed esame di Stato con possibilità di essere bocciati: sono alcuni dei principali provvedimenti previsti dal decreto Scuola, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri per far fronte all’emergenza Coronavirus. Nel provvedimento è specificato che tutti gli studenti verranno ammessi all’anno successivo. Tuttavia, tutte le insufficienze andranno recuperate a settembre. Diverso il discorso per gli esami di Maturità: tutti saranno ammessi, ma non è automatico che l’esame di Stato venga superato. A tal proposito, sono due gli scenari sul tavolo: con un rientro a scuola prima del 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova scritta, quella di italiano, sarà preparata dal Ministero, la seconda prova, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi l'esame orale. Invece, con un rientro a scuola dopo il 18 maggio, ci sarà solo un colloquio orale, senza scritti. Confermati anche gli esami di terza media: tuttavia, se l’emergenza andrà avanti e le scuole non riapriranno, gli studenti presenteranno esclusivamente una tesina che verrà valutata durante uno scrutinio finale. Gli istituti, nel frattempo, in attesa di capire se le scuole riapriranno o meno, continuano a lavorare con la didattica a distanza. All'istituto superiore Amato Vetrano di Sciacca, che comprende l'agrario e l'alberghiero, la didattica a distanza ha raggiunto ormai il 90% degli studenti e la scuola, guidata dalla dirigente Caterina Mulè, sfruttando un finanziamento regionale sta provvedendo ad acquistare strumenti tecnologici per metterli a disposizione degli allievi che ne sono sprovvisti.