Nello Musumeci che ieri sera, in videoconferenza con il governo nazionale e con i presidenti di altre regioni, si è detto d’accordo su quella che,più che una ipotesi,ormai appare come una certezza. Il governatore della Sicilia, del resto, è stato tra i più determinati nell’adozione di rigide misure di contenimento del Coronavirus, andando anche oltre le disposizioni del governo centrale. Per Musumeci non bisogna assolutamente abbassare la guardia e men che meno anticipare riaperture che potrebbero determinare una impennata nei contagi, finora contenuta
nell’isola grazie alla linea del rigore e della fermezza. Al governo nazionale, il presidente della Regione Sicilia ha chiesto di valutare, se i numeri dei contagi lo consentiranno, una ripartenza dei cantieri stradali a maggio, nei quali il distanziamento sociale è assicurato. Peraltro il minore traffico veicolare agevolerebbe non molto gli interventi sulle strade siciliane.
Dunque, altre settimane a casa e poi si vedrà da maggio come ripartire. La situazione dei contagi nell’isola, all’ultimo aggiornamento di ieri sera, ci rappresenta un quadro che lascia sperare, ma che non consente di abbassare la guardia. Ma andiamo ai numeri.
In Sicilia dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 28.742 (1.304 in piu’ rispetto al giorno precedente). Attualmente sono ancora contagiate nell’isola 1.942 persone ,152 sono guarite (19 in piu’ nelle ultime 24 ore) mentre sono 5 gli ultimi decessi che portano questo dato a complessive 138 persone decedute. Degli attuali 1.942 positivi, 629 pazienti sono ricoverati - di cui 63 in terapia intensiva ( il giorno precedente erano 65), mentre 1.313 (+48) sono in isolamento domiciliare.
Nella ripartizione per province, quella di Agrigento registra ulteriori due nuovi contagi, adesso sono 112, mentre viene confermato che non ci sono casi di ricovero negli ospedali della provincia.
Secondo i dati diramati ieri sera dall’ASP che ricordiamo sono in ritardo rispetto a quelli regionali, su 2023 tamponi effettuati, i casi di positività sono 102. Mancano all’attenzione dell’autorità sanitaria provinciale gli esiti di 10 tamponi positivi che i laboratori di riferimento hanno già comunicato alla Regione Siciliana che giornalmente fornisce il report dei contagi nell’isola. Secondo quanto riferisce l’ASP ci sono sei persone guarite, una delle quali di Sciacca, visto che rispetto al giorno precedente adesso risultano 22 positivi. Nessuna novità per Ribera che conferma 8 casi, per Menfi con 10 e Caltabellotta con 1 contagiato. L’incremento si registra principalmente per il comune di Campobello di Licata, con quattro nuovi casi positivi che riguardano un intero nucleo familiare, e poi un contagio in più rispettivamente per il comune di Agrigento( che arriva a 11 ) e Palma di Montechiaro( 9 casi).
Intanto la Regione Siciliana ha disposto l’invio di oltre 2 milioni di mascherine. Saranno distribuite nelle nove province dell’isola dalla Protezione Civile e saranno destinate principalmente alle case di cura, comunità terapeutiche, farmaciem guardie mediche, medici e pediatri. Si tratta prevalentemente di mascherine di tipo chirurgico, solo 120 mila pezzi appartengono alla categoria Ffp2. Altre 250 mila mascherine, sempre tramite la Protezione Civile saranno destinate alle associazioni di categoria per essere distruite agli operatori degli esercizi di vendita e distribuzione di generi alimentari per i quali, l’ultima ordinanza del presidente Musumeci, è obbligatorio l’uso di mascherine e guanti.