che non possono essere ricoverati nel reparto di medicina dell’ospedale di Sciacca, reparto sostanzialmente destinato alla cura dei pazienti Covid, genera anche la presa di posizione del sindaco di Ribera Carmelo Pace che pure nei giorni scorsi, rispetto alla collega Francesca Valenti, ha tenuto una posizione più soft, sicuramente non di aperta contestazione rispetto alle scelte operate dal commissario Alberto Firenze.
Oggi, invece, Carmelo Pace parla di provvedimenti, quelli del commissario, non in linea con quanto annunciato e che sono fonte di preoccupazione sia sul piano dell’offerta sanitaria per la popolazione del territorio, sia sul piano strettamente gestionale. Lo fa in una lettera inviata all’assessore regionale alla salute nella quale mette in discussione innanzitutto il provvedimento del 7 aprile scorso con il quale è stato disposto che eventuali interventi chirurgici ai pazienti Covid vengano effettuati presso la struttura ospedaliera di Ribera.
Pace si dice fortemente preoccupato della possibile commistione che si verrebbe a generare al Fratelli Parlapiano dove non risulta sia stata effettuata, peraltro, una opportuna separazione dagli altri reparti del blocco operatorio da utilizzare per interventi su pazienti Covid.
E, infatti, oggi scrive che emergono anche per l’ospedale di Ribera le stesse preoccupazioni espresse dal sindaco di Sciacca e alle quali né il commissario, né l’Asp hanno dato le opportune risposte. Ma andiamo all’ultima delle questioni che hanno provocato l’accesa reazione del sindaco Pace, ossia la scelta di dirottare sulla clinica Sant’Anna e non sull’ospedale di Ribera, i ricoveri che non possibili al reparto di medicina del nosocomio di Sciacca. Il sindaco Pace parla di scelta incomprensibile, sul piano economico, dice, trattandosi di una casa di cura privata, ma anche e soprattutto per il disagio che si genera all’utenza costretta a far riferimento ad una struttura molto distante, quando invece si sarebbe potuto utilizzare il reparto di medicina dell’ospedale di Ribera, peraltro funzionante e recentemente ampliato nel numero dei posti letto. Di più. Carmelo Pace denuncia come le motivazioni di questa decisione non possano rimanere esclusivo patrimonio intellettuale di un commissario e di un direttore sanitario. Insomma, contesta apertamente le scelte operate da Alberto Firenze e Gaetano Migliazzo e chiede all’assessore regionale alla salute di intervenire perché, dice, va tutelato il diritto dell’utenza all’assistenza sanitaria nelle strutture del territorio, quelle che costituiscono gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera.
A Carmelo Pace si era rivolto, peraltro, il candidato sindaco Matteo Ruvolo, facendo proprie le perplessità già espresse ieri da Nenè Mangiacavallo.
Incompresibile, anche secondo Matteo Ruvolo, la decisione di dirottare sulla clinica privata di Agrigento i pazienti che potrebbero, invece, essere assistiti presso l’ospedale di Ribera. Al sindaco Pace, Matteo Ruvolo ha chiesto di tutelare in tutte le sedi il diritto alla salute della cittadinanza e di difendere l’ospedale Parlapiano.