Per queste due ultime associazioni, risulta poco comprensibile la nota di alcuni giorni fa del “Comitato Civico in merito al comunicato di “Sciacca Terme Risorge” ed “#Ora Basta!” circa la evidente disparità di trattamento operata dalla Regione tra le due stazioni termali delle Città di Sciacca e Acireale, e precisamente € 3.223.140 per la città di Sciacca ed € 15.676.860 per la città di Acireale. Nonostante il comitato abbia definito tale disparità cosa già nota da quattro anni e legata ai debiti accumulati da Acireale, le due associazioni ribadiscono invece che si tratta di una palese ingiustizia. Dall’excursus storico delle due parallele vicende, fanno notare le due associazioni, emerge un dato certo ossia che l’avere Acireale accumulato molti più debiti – cioè avere gestito peggio - non comporta di dovere ricevere più soldi, tanto è vero che si è resa necessaria la Delibera di Giunta Regionale n. 320 del 4/9/2019, di appena sei mesi fa, per poter mantenere in piedi questa forzatura. Un impegno economico quattro volte maggiore rispetto a quello di Sciacca e in ogni caso, proseguono Ora Basta e Sciacca Terme Risorge, non vi era nulla di scontato fino allo scorso mese di settembre circa la prospettata disparità di trattamento tra le due città termali, rispetto alla quale invece vi è stato l’assoluto silenzio aggravato dalla dichiarazione dello stesso Comitato Civico quando riferisce nella sua nota stampa che “non c’è niente di nuovo” quando invece si è in presenza di una palese ed ingiustificata disparità di trattamento. Altro che cose già decise e definite quattro anni fa, concludono le due associazioni: la disparità di trattamento c'è ed è stata sostenuta da uno sforzo progettuale regionale notevole, prima in termini di progettazione del business plan e poi in termini finanziari, ragion per cui oggi non si può sostenere e dire che «non c’è niente di nuovo»!!! Sono questi i fatti documentati sui quali continueremo a vigilare con buona pace di tutti, concludono Ora Basta e Sciacca Terme Risorge.
Con una nota trasmessa alle case di riposo del territorio comunale nonché al dipartimento dell’Asp , il sindaco di Ribera Carmelo Pace invita gli enti ad attenersi scrupolosamente al vademecum comportamentale diramato dalla Regione Sicilia lo scorso 9 Aprile. Si tratta di nuove azioni di contrasto e prevenzione messe in atto per contenere ogni forma di possibile contagio dal Coronavirus nelle strutture che ospitano anziani e persone fragili. Sono previsti controlli e screening periodici per gli ospiti e il personale. Sono vietate altresì le visite dall’esterno di parenti e conoscenti nonché la somministrazione di pasti in ambienti comuni. Sono previsti ulteriori adempimenti sia per i gestori, sia per la formazione del personale che per le Asp. Al fine di proteggere la salute delle persone più deboli il sindaco di Ribera invita tutti al rispetto delle regole impartite.
In ordine alla disposizione del Commissario ad acta Alberto Firenze di utilizzare i posti letto di una struttura privata d per il ricovero dei pazienti No-Covid che ha suscitato diverse perplessità, il candidato a sindaco di Ribera Alfredo Mulè condivide e sostiene la richiesta di chiarimenti avanzata, nelle ultime ore, dal Sindaco Carmelo Pace e da altri esponenti politici. Anche Alfredo Mulè si domanda perché l’ospedale di Ribera non sia stato tenuto in considerazione e ritiene come nella disposizione del Dottor Firenze non vi sia alcuna motivazione della scelta di prediligere una struttura privata ad una pubblica. In un momento come questo, conclude Alfredo Mulè, la trasparenza di ogni singolo provvedimento adottato deve essere principio cardine e inderogabile a garanzia per i cittadini, a maggior ragione se in ballo c’è la tutela della nostra salute.
Rimaniamo a Ribera dove il segretario cittadino del PD Liborio D'Anna ha scitto al segretario nazionale Nicola Zingaretti chiedendo di invitare tutti i parlamentari regionali e nazionali del partito a dimezzarsi lo stipendio almeno per tutto il 2020 e di destinare le somme risparmiate al potenziamento delle strutture sanitarie al fine di garantire le cure necessarie a tutti i cittadini che ne avessero bisogno. Il mio non vuole essere un appello populista, conclude Liborio D'Anna, ma ritengo che la classe politica abbia il dovere morale di dare un segnale in tal senso.
A proposito di solidarietà e azioni messe in campo dai parlamentari, i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo e Di Caro hanno donato diecimila euro per il sostegno alimentare mentre ammonta a 300 mila euro la donazione dell'intero gruppo del Movimento 5 Stelle all'Ars attraverso il taglio degli stipendi. stanziamento così ripartito:
€ 1.000,00 ai Comuni di Campobello di Licata, Raffadali, Realmonte, € 1.500,00 ai Comuni di Canicattì e Palma di Montechiaro, € 2.000,00 a Porto Empedocle e Sciacca, in questo caso i fondi sono andati all'iniziativa “COVID-19 DONAZIONE PRO BIMBI”.
E' necessario iniziare a rimettere velocemente in moto l’economia regionale, già di per se in difficile stato a prescindere dall’emergenza coronavirus, gradualmente e nel rispetto della piena sicurezza. Ad affermarlo sono i deputati regionali Lantieri, Caronia, Catalfamo, Compagnone, Gennuso, Bulla, Pellegrino e Carmelo Pullara. Chiedono, in particolare, l'avvio di tutta una serie di attività che non comportano assembramenti né spostamenti significativi come la piccola edilizia per la manutenzione ordinaria e straordinaria di ville e case e di tutte le attività che riguardano l’agricoltura così come la pesca, ed ancora la manutenzione di ristoranti sulla spiaggia, chioschi e stabilimenti balneari, di natanti nei porti e nelle rimesse. Inoltre, nel rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento sociale, i parlamentari avanzano anche la proposta di riaprire i cimiteri e di riavviare i grandi appalti.