che lascia ben sperare e offre margini per pianificare la fase 2,quella della ripresa. Negli ultimi tre giorni è stato significativo l’incremento di tamponi effettuato, con una media di 2 mila al giorno che è arrivata ieri a quasi tremila. Secondo i dati diramati ieri sera dalla Regione Siciliana, infatti, dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 45.172 , di cui 2.767 nelle ultime 24 ore. Le persone finora contagiate sono state 2.625 mentre, quelle attualmente positive sono 2.139 persone . Rispetto al giorno precedente ci sono stati 12 guariti, con il numero complessivo salito a 296 , mentre 190 sono le persone decedute, 3 di queste nelle ultime 24 ore. Su una media di 2 mila tamponi al giorno, ci sono stati 30-40 nuovi casi positivi nell’isola, trend che trova conferma ormai da diversi giorni e che ha consentito di non far aumentare gli accessi in ospedale.
Degli attuali 2.139 positivi, 567 sono i pazienti ricoverati - di cui 46 in terapia intensiva. Numeri che hanno consentito al sistema sanitario regionale di reggere. In questo quadro generale, buone notizie ieri sera sono arrivate anche dalla provincia di Agrigento dove nelle ultime 24 ore non si sono registrati nuovi casi di contagio, mentre nei giorni precedenti era comunque limitato ad uno-due casi al massimo. dall’inizio del contagio in provincia sono sempre 129 i positivi.
C’è da tenere conto, invece, del ritardo con il quale ancora i laboratori di riferimento sono in grado di fornire l’esito dei tamponi, mentre il governo annuncia che i test sierologici saranno effettuati al personale sanitario, delle case di cura, alle forze dell’ordine e a diverse altre categorie e c’è chi chiede che si proceda a controlli a tappeto. I segretari delle federazioni regionali Ugl sanità e Ugl medici ritengono indipensabile l’estensione a tutti dei test sierologici, una sorta di censimento di tutta la popolazione siciliana. Operazione che, però, richiederebbe di estendere non solo al pubblico, ma anche al privato, la possibilità di effettuare i test che, comunque, vanno sempre integrati con i tamponi laddove emerge una positività al Covid-19 e l’esigenza di appurare se la persona ha già sviluppato la malattia o se la stessa è in corso con conseguente rischio di contagio.
Certamente la fase 2 va pianificata in sicurezza, per cui dai test sierologici, ai tamponi, alle app per l’imminità al virus, tutto è giusto, ma soprattutto è necessario attuare ora, prima chele maglie vengano allentate del tutto.
A proposito di allentamento delle misure, si attende nelle prossime ore una nuova ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, annunciata ieri sera dal governatore a fronte delle tante pressioni ricevute dalle categorie produttive, ma anche del conforto del comitato tecnico-scientifico insediatosi da alcuni giorni.